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Il Ministro Damiano: la ripresa parte dall'automotive

Damiano, Bresso e Peveraro

A conclusione della sua visita a Torino, lunedì 12 giugno, il ministro del Lavoro e della Previdenza sociale, Cesare Damiano, ha incontrato la presidente Bresso e gli assessori per fare il punto della situazione piemontese ed affrontare i problemi aperti con il Governo nazionale. Al centro dell'incontro il futuro della Fiat, il Fondo sociale europeo, la riforma della legge sul mercato del lavoro, l'istruzione e la formazione professionale, le infrastrutture.

"Al ministro Damiano abbiamo presentato una serie di problemi, aperti con il precedente Ministro del Lavoro, da presentare a Roma. Abbiamo ragionato sulla possibilità di un patto per lo sviluppo del Piemonte che parta da un accordo sul sistema dell'automotive tra noi e il governo centrale, con il coinvolgimento diretto dei ministeri del Lavoro e dello Sviluppo economico. Il principio è quello di sperimentare un modello di concertazione che, se funziona, verrà applicato ad altri settori e filiere produttive del Piemonte, dal tessile all'orafo alle rubinetterie, e che dovrà coinvolgere non solo il governo e gli enti locali, ma anche i sindacati e il mondo delle imprese". E' quanto ha detto la presidente della Regione Mercedes Bresso al termine dell'incontro con il ministro Cesare Damiano.

Sul tema delle infrastrutture la presidente Bresso ha precisato che "se non si assicura una regolarità nei finanziamenti si corre il grave rischio di distruggere un patrimonio di competenze professionali di alto livello. Oggi in Piemonte molti cantieri sono fermi perché mancano le risorse, con pesanti ricadute per le imprese e i lavoratori occupati nella realizzazione delle grandi infrastrutture. Su questo punto chiediamo al nuovo governo di intervenire in tempi rapidi, pur conoscendo gli enormi problemi che sta affrontando per il reperimento e la destinazione delle risorse per ridare competitività al Paese".

Un momento dell'incontro

Nel corso dell'incontro si è anche parlato di fondi europei: "L'Unione Europea ha fortemente criticato il quadro strategico nazionale presentato dal governo Berlusconi per l'assegnazione dei fondi 2007-2013 - ha sottolineato Bresso - e l'attuale governo deve dare un'accelerata bruciante per rivedere il documento, che deve essere pronto entro il 31 dicembre. In questa fase il coinvolgimento degli enti locali è fondamentale per definire le priorità su cui concentrare la richiesta di fondi".

Da parte sua il ministro Cesare Damiano ha ribadito che "l'azione di governo per funzionare deve essere improntata al contatto costante con le realtà territoriali, in una logica di sinergia. In Piemonte gli enti locali stanno dando prova di buona amministrazione e di lungimiranza nell'affrontare questioni delicate, penso alla gestione delle Olimpiadi, all'accordo Fiat, all'intesa con il Politecnico. E' una regione che sta vivendo una non facile transizione dal modello manifatturiero della grande impresa a un modello concentrico che coinvolge sia l'industria manifatturiera che il terziario. Il governo intende sostenere questi elementi di innovazione, con particolare attenzione agli strumenti formativi".

Torino, 13/06/2006