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Processi di internazionalizzazione

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Il sesto Rapporto sull’internazionalizzazione del Piemonte - vero e proprio monitoraggio dello sviluppo sui mercati esteri in termini commerciali, sociali e culturali realizzato da Unioncamere Piemonte e Regione - conferma essere il nostro un territorio leader, in quanto per la prima volta l’indice di internazionalizzazione sociale supera quello economico.

Il documento è stato presentato e commentato il 24 ottobre a Torino da Renato Viale, presidente di Unioncamere Piemonte, Camillo Venesio, presidente del Centro estero per l’Internazionalizzazione, e Andrea Bairati, assessore all’Internazionalizzazione della Regione.

"Il rapporto di quest'anno conferma prestazioni soddisfacenti dell'economia piemontese sui mercati internazionali, anche se in flessione rispetto all'anno precedente - ha dichiarato Bairati - Le leve dell'export e dell'attrazione degli investimenti restano fattori chiave di recupero della nostra economia, in particolare in una fase di crisi come quella attuale in cui si registrano preoccupanti indicazioni sugli andamenti della domanda interna".

L’indice di internazionalizzazione del Piemonte è stato pari a 11.260 punti, realizzando una leggera variazione negativa, passando dai 194 del 2007 ai 188 del 2008 (fatto pari a 100 il valore dell’indice nel 2003). Il decremento è dovuto essenzialmente a tre fattori: un calo degli investimenti diretti esteri (-0,1 miliardi di euro, contro l’avanzo positivo di 4,8 miliardi del 2007), un minor incremento del lavoro straniero dipendente (mentre il numero degli imprenditori stranieri continua a crescere), un calo degli arrivi di turisti stranieri (nel 2007 non poteva essere diversamente se rapportato con l’anno olimpico). Positivo il saldo della bilancia tecnologica per circa 333 milioni di euro, in crescita rispetto all’anno precedente del 23%.

gg

Torino, 24/10/2008