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Rapporto sulla sicurezza stradale

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E' avvenuta il 16 ottobre a Torino, nella settimana della Giornata europea della sicurezza stradale 2008, la presentazione del primo rapporto del Centro di monitoraggio sulla sicurezza stradale in Piemonte, costituito lo scorso anno dalla Regione. Per l'occasione il CMRSS ha organizzato un convegno, coordinato dall'Ires, per affrontare il tema della complessità dell'incidentalità stradale, che per essere indagato ed affrontato con azioni efficaci richiede una pluralità di saperi e di esperienze che devono poter essere condivise.

Dal rapporto si evince che tra il 2001 ed il 2006 il numero di persone che in Piemonte, per infortunio o per morte, sono state vittime della strada ha subito un progressivo ridimensionamento: i morti passano da 13,1 per 100.000 abitanti nel 2001 a 9,3 nel 2006, con una diminuzione di circa il 30%. Nel 2006 il valore di tale indice è inferiore a quello dell'Italia (9,7) e sostanzialmente allineato a quello dell'Europa a 15.

La provincia di Torino concentra più della metà degli incidenti e dei feriti del Piemonte, nonché il 35% dei morti. Per contro, nel solo 2006, fa registrare i valori più bassi degli indici di mortalità e di gravità. Cuneo resta la seconda per numero di morti (19%), mentre Biella e il VCO sono le province in cui le riduzioni del numero di incidenti e di feriti, ma soprattutto di morti, sono state più significative. Elevati i dati anche di Vercelli, mentre ad Alessandria e Novara il numero dei morti è aumentato rispettivamente del 7 e del 12%. Concreta la riduzione nell'Astigiano. I maschi rappresentano circa il 78% dei morti ed il 61% dei feriti, mentre i passeggeri e i pedoni feriti sono le uniche categorie in cui le femmine sono in numero maggiore. Naturalmente, gli indici di mortalità hanno valori elevati nel fine settimana e nelle fasce orarie notturne, in particolare, la domenica e nella fascia tra le 3,30 e le 4,30. Il costo sociale degli incidenti si è ridotto del 14%, attestandosi su un valore corrispondente a circa 1,8% del pil regionale. Nel 2006, il costo pro capite degli incidenti per ogni piemontese è stato di 504 euro.

"La riduzione dell'incidentalità piemontese - commenta l'assessore regionale ai Trasporti, Daniele Borioli - è un primo timido risultato delle politiche messe in campo a vari livelli. Fino a qualche anno fa le azioni si limitavano a maggiori controlli su velocità e rispetto del codice della strada. Ma oggi, e i dati lo dimostrano, abbiamo acquisito una nuova consapevolezza: è necessario intervenire sui comportamenti di chi guida per raggiungere risultati apprezzabili. Negli ultimi tre anni la Regione ha investito circa 80 milioni di euro in progetti di sicurezza stradale: maggiori controlli, ma anche educazione nelle scuole, corsi di formazione per polizia municipale e amministratori, corsi di guida sicura per neopatentati e operatori e interventi sulle infrastrutture".

gg

Torino, 16/10/2008