Contenuto principale

archivio diario

Documentazione:

Contributi per le scuole di montagna

Teleinsegnamento in una scuola di montagna

Ammontano a oltre un milione e 300mila euro i contributi per l’anno scolastico 2008-2009 assegnati dalla Regione alle Comunità montane piemontesi per consentire il mantenimento e la qualità dell’offerta formativa delle scuole situate nei piccoli Comuni di montagna.

Prosegue così l’impegno congiunto degli assessorati regionali all’Istruzione e allo Sviluppo della montagna nel rilancio degli istituti montani, grazie anche all’aumento delle risorse previste: circa 300mila euro in più rispetto al 2007-2008.
Gli aiuti economici sono così suddivisi: 170mila euro per istituzioni scolastiche caratterizzate da casi di particolare emergenza o criticità; 464mila euro per la razionalizzazione delle situazioni di pluriclasse; 382mila euro per le attività integrative volte all’arricchimento dell’offerta formativa; 87mila euro per l’insegnamento della lingua francese nella scuola primaria; 200mila euro per la sperimentazione del teleinsegnamento interattivo con lavagne multimediali; 19mila euro per assegni di studio a studenti delle scuole superiori per sostegno alla residenzialità.

“Abbiamo avviato in questi ultimi anni - ricorda l’assessore all’Istruzione, Giovanna Pentenero - molte attività rivolte a migliorare l’offerta formativa e investito risorse per sostenere la presenza di classi e pluriclassi in quei territori in cui la scuola è elemento vitale per evitarne lo spopolamento. Non solo, quindi, difesa dell’esistente ma rilancio delle attività didattiche. Proprio per questo è necessario che il Governo, quanto prima, faccia chiarezza sulla sopravvivenza o meno delle scuole dislocate nei piccoli Comuni e nelle zone di montagna e sulle modalità e i tempi con cui intende applicare la riorganizzazione della rete scolastica”.

"I plessi di montagna, anche i più piccoli e i più lontani, esprimono spesso vere eccellenze educative e formative - sottolinea l’assessore allo Sviluppo della montagna, Bruna Sibille - Sono scuole che rappresentano dei veri e propri laboratori, nei quali cercare nuovi modelli organizzativi e sperimentare sistemi pedagogici e didattici innovativi. Inoltre, dal 1999 le istituzioni scolastiche della montagna piemontese si sono adeguate alla normativa nazionale, riorganizzando la rete dei plessi in modo da istituire istituti comprensivi con popolazione scolastica congrua. La Regione sostiene anche quest’anno la scuola di montagna e non sarà certo il braccio operativo del Governo nell’operazione dei tagli”.

Tra le novità l’incremento delle Comunità montane che hanno fatto richiesta di stagisti scelti e coordinarti dall’Alliance Francaise di Cuneo per l’insegnamento della lingua francese nella scuola primaria e l’estensione del teleinsegnamento entro l’inizio del 2009 negli istituti comprensivi di Vignole Borbera (AL), Vesime (AT), San Michele di Mondovì (CN), Pettinengo (BI) e Santa Maria Maggiore (VCO).

Il programma č su:

www.scuoledimontagna.org

st

Torino, 21/10/2008