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Investimenti sulla ricerca umanistica

L'assessore Bairati (al centro) e i quattro rettori durante la presentazione del bando

"Investire sulle discipline umanistiche significa procedere a favore di una comunità educante, capace di porsi come laboratorio di idee per il futuro del nostro territorio": è quanto ha affermato l'assessore regionale all'Università e Ricerca, Andrea Bairati, nel corso della presentazione delle nuove iniziative per i giovani ricercatori piemontesi, svoltasi il 22 ottobre a Torino.

Prima fra tutte, il nuovo bando che uscirà a breve sul finanziamento di progetti di ricerca in materia di scienze umanistiche e sociali. Sei le aree disciplinari su cui si baseranno i progetti, che potranno beneficiare di una dotazione complessiva di 10 milioni di euro, destinati a cofinanziare fino al 70% progetti di ricerca di durata variabile tra i 12 e i 36 mesi, mentre il 10% della somma è destinato a progetti presentati da gruppi di ricerca composti per almeno 2/3 da giovani di età non superiore a 35 anni: scienze dell'antichità, filologico-letterario e storiche-artistiche; scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche; scienze economiche e statistiche; scienze giuridiche; scienze politiche e sociali; valorizzazione e tutela del patrimonio artistico e culturale.

I progetti finanziabili dovranno riferirsi ad ambiti di ricerca quali la globalizzazione e la società della conoscenza, le istituzioni pubbliche e i cittadini, l'identità e la diversità, la cultura e la creatività. "Oltre agli investimenti sulla valorizzazione del giovane capitale umano che opera sul nostro territorio - ha aggiunto Bairati - abbiamo introdotto in questo bando la possibilità per i giovani ricercatori di essere al tempo stesso beneficiari e protagonisti dei progetti di ricerca che verranno finanziati."

Potranno presentare domanda, in qualità di soggetti proponenti, i quattro Atenei piemontesi, le Accademie, i Conservatori) e gli enti nazionali di ricerca.

Alla presentazione hanno partecipato i rettori dell'Università di Torino, Ezio Pelizzetti, del Politecnico di Torino, Francesco Profumo, dell'Università del Piemonte orientale, Paolo Garbarino, e dell'Università di Scienze gastronomiche, Valter Cantino.

sb

Torino, 22/10/2008