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Riordino delle Comunità montane

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La Giunta regionale ha approvato una delibera che propone al Consiglio le aree omogenee che andranno a formare le nuove Comunità montane del Piemonte. Rispetto al tetto massimo di 23 previsto dalla legge approvata lo scorso giugno, le nuove Comunità montane individuate sono 21: cinque nelle province di Torino e di Cuneo, una in quelle di Asti e Vercelli, due nell’Alessandrino, tre nel Biellese, quattro tra VCO e provincia di Novara.

“Al di là degli accorpamenti - dichiara la presidente Mercedes Bresso - è importante ribadire che la Regione ritiene fondamentale l’esistenza delle Comunità montane per il governo delle terre alte e per la promozione del loro sviluppo. Ma perché la loro esistenza sia possibile occorre rispettare il vincolo di fissare i confini delle nuove Comunità così come stabilito nella legge finanziaria”.

“La scelta della Giunta - afferma l’assessore allo Sviluppo della montagna e Foreste, Bruna Sibille - è stata quella di mettere insieme i territori omogenei dal punto di vista geografico, del numero degli abitanti e dei Comuni che ne fanno parte. Per arrivare al disegno territoriale presentato nella delibera abbiamo ascoltato tutte le parti in causa e le diverse proposte provenienti dalle varie aree del Piemonte, ben consapevoli del fatto che ogni cambiamento crea resistenze e difficoltà e che quindi la sintesi trovata può non soddisfare tutti gli enti interessati dalla riforma”.

Il Consiglio inizierà a discutere la delibera della Giunta, per arrivare quindi alla votazione su di essa, dalla prossima settimana, mentre i nuovi enti inizieranno a operare dopo la prossima tornata di elezioni amministrative del 2009.

st

Torino, 15/10/2008