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La città si*cura

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L'assessorato alle Pari opportunità della Regione Piemonte, nell'ambito del programma di azioni di contrasto alla violenza, ha promosso la redazione del manuale "La Città Si*Cura. Una città sicura per le donne. Una città sicura per tutti. Una città che si cura delle donne si cura di tutti", finalizzato ad indirizzare l'attività concreta di amministratori locali, decisori e progettisti verso interventi urbani attenti ad accrescere la sensazione di sicurezza nelle donne e in tutti coloro che hanno meno strumenti di contrasto della violenza, come bambini, anziani, persone diversamente abili.

"La città si cura delle donne" è lo slogan che viene proposto, con l'obiettivo di diminuire i rischi e di accrescere la sensazione di fiducia delle donne verso il proprio quartiere e la propria città.

"Spesso non si tratta di fare interventi onerosi, quanto piuttosto di pensare alla sicurezza delle donne quando si programma e progetta la città - dichiara la presidente Mercedes Bresso - La Regione ritiene la questione di genere determinante per la realizzazione di città inclusive e ricordo che il documento finale della prima Conferenza regionale sulla sicurezza integrata, del 4 luglio 2008, ha richiamato l'approccio di genere nella formazione dei Patti locali per la sicurezza. Nella ferma convinzione che una città più sicura per le donne sia una città più sicura per tutti".

"A molte donne sarà capitato di sperimentare il disagio, e in alcuni casi la paura, di percorrere a tarda sera o di notte un tratto di strada poco illuminato o di recuperare la macchina da un parcheggio deserto - dichiara Giuliana Manica, assessore alle Pari opportunità - Purtroppo la convinzione diffusa è che le donne debbano preoccuparsi da sole della propria sicurezza, evitando atteggiamenti, stili di vita e luoghi a rischio. Con questo manuale, che è uno degli strumenti del Piano regionale contro la violenza sulle donne approvato dalla Giunta lo scorso luglio, proponiamo invece che sia la città, cioè la collettività, a farsi carico della sicurezza delle donne e di tutti. Anche coinvolgendole direttamente, in modo mirato e sistematico, nei progetti".

Il manuale, realizzato in collaborazione con la Lega Autonomie Locali del Piemonte, è ricco di schede che documentano le criticità e propongono esempi positivi o proposte di interventi correttivi, che possono essere utilizzati come temi di discussione nei lavori di gruppo nei quartieri e come condizione di base nella progettazione degli interventi sulla città e sull'arredo urbano. Le condizioni di base della sicurezza urbana possono essere sintetizzate nelle seguenti esigenze: vedere e essere visti; sentire e essere sentiti (illuminazione, visibilità, campi aperti); sapere dove si è e dove si va (segnaletica); poter scappare e chiedere aiuto (paline SOS, numeri utili, fermate a richiesta, rete di soccorso); poter usare percorsi e luoghi protetti (percorsi pedonali, ciclabili, parchi gioco, attività di gruppo, vigilanza, telecamere); vivere in un ambiente curato e accogliente (riqualificazione urbana e manutenzione).

ju

Torino, 27/10/2008