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Potenziamento delle ferrovie

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"Partiamo dalla soluzione del nodo di Torino, così risolviamo un problema di trasporti, ma anche di sviluppo in particolare momento di crisi economica. Ci sono progetti già molto avanzati, come il sistema ferroviario metropolitano e corso Marche, iniziamo da quelli per non perdere tempo. Per quel che riguarda il trasporto ferroviario, decidiamo di attivare un progetto pilota con maggiori investimenti su ferro sulla direttrice della valle di Susa. Così testiamo sul campo l'appeal del ferro e rilanciamo l'immagine del trasporto ferroviario che oggi è fonte continua di problemi e disagi": è quanto ha dichiarato la presidente della Regione, Mercedes Bresso, dopo l'incontro che gli enti locali hanno avuto il 22 novembre in Prefettura a Torino con il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli.

Durante la riunione è stato deciso che entro gennaio è previsto a Palazzo Chigi un nuovo tavolo istituzionale sulla linea ad alta capacità Torino-Lione e che ogni mese Matteoli parteciperà ad un'assemblea con i sindaci, gli enti locali e l'Osservatorio presieduto da Mario Virano per aggiornare lo stato della situazione. La presidente Bresso ha aggiunto che "il trasferimento modale è un altro dei punti nevralgici del progetto generale di alta velocità/alta capacità. Si sblocchi il bando per l'autostrada ferroviaria alpina e iniziamo a dare segnali concreti. Con 200 milioni sul tavolo, per i prossimi tre anni, iniziamo a fare cose che stanno dentro il disegno complessivo dell'opera, mantengono impegni presi nell'accordo del 29 luglio sulla priorità del nodo di Torino e risolvono una serie di questioni urgenti, come il trasporto locale e il trasferimento modale. Chiediamo allo Stato di mettere sul piatto i soldi, noi siamo pronti a fare la nostra parte". Secondo l'assessore regionale alle Infrastrutture Trasporti, Daniele Borioli, dal punto di vista operativo se il Governo "mette in campo 200 milioni di euro in tre anni, più 100 milioni che la Regione ha già individuato nei fondi Fas di propria competenza, possiamo fare più cose: il potenziamento del trasporto ferroviario in val di Susa, l'attrezzaggio delle stazioni Dora e Zappata, la linea 5 del sistema ferroviario metropolitano verso Orbassano e ospedale San Luigi, l'acquisto di qualche decina di treni nuovi e il completamento delle progettazioni Torino-Ceres, Nichelino-Pinerolo e del nodo Settimo-Volpiano-Chivasso".

gg

Torino, 24/11/2008