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Dimensionamento scolastico rinviato al 2010

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La presidente Bresso e l'assessore regionale all'Istruzione, Gianna Pentenero, ritengono che “con la riformulazione dell'emendamento che prevedeva il commissariamento delle Regioni in caso di mancata predisposizione del Piano di dimensionamento scolastico entro il 30 novembre il Governo ammette in qualche modo l'invasione di campo riguardo alle competenze istituzionali sulla scuola denunciata dalle Regioni nei giorni scorsi”.

Il nuovo testo approvato dal Governo prevede infatti il superamento dell'ipotesi di commissariamento delle Regioni che non si attengono alle disposizioni e il rinvio di un anno di alcuni interventi previsti dal piano programmatico, in particolare quelli relativi ai plessi con meno di 50 allievi . E' in programma nei prossimi giorni la definizione di una intesa in sede di Conferenza unificata per individuare ulteriori criteri per la futura programmazione della rete scolastica.

“La presentazione dell'emendamento - sostiene la presidente Mercedes Bresso - rappresenta una grande vittoria per tutte le Regioni italiane: il taglio delle scuole con meno di 50 allievi e la minaccia di commissariamento avrebbero rappresentato un colpo sia alla qualità della scuola pubblica sia all'autonomia regionale. Tuttavia non abbassiamo la guardia: la modifica non è stata ancora approvata e resta pertanto in piedi il nostro ricorso alla Corte costituzionale”.

“Si tratta di un risultato importante – aggiunge Pentenero - di cui non possiamo che  essere soddisfatti. Mi auguro che questa marcia indietro rappresenti il preludio di una maggiore disponibilità al dialogo del Governo su tutto il piano programmatico sul quale, ad iniziare dalla riduzione del tempo scuola, così come sui tagli alle risorse a scuola e Università, mantieniamo una posizione di forte contrarietà. La Regione, insieme alle Province ed ai Comuni, approverà il Piano di dimensionamento scolastico, secondo quanto prevede la legge 233/98 e la nostra delibera di Giunta dello scorso 25 giugno, e cioè con equilibrio e con senso di responsabilità, ma anche valutando le specifiche situazioni ed esigenze dei territori,  contrariamente quindi a quanti sostengono che il piano regionale contiene parametri più restrittivi rispetto a quelli del Governo”.

sdp

Torino, 06/11/2008