Contenuto principale

archivio diario

Castagneti: chiesto lo stato di crisi

Foto notizia

La Regione Piemonte interviene a sostegno della castanicoltura - settore in profonda crisi che rappresenta un patrimonio ambientale, socio-economico e agroforestale di grande importanza - con la richiesta al Ministero dell'attivazione del fondo per lo stato di crisi, anche in relazione all'emergenza fitosanitaria del cinipide, e il finanziamento con fondi propri (il primo stanziamento è di 400.000 euro) per le opere di tutela e miglioramento realizzate dai conduttori di castagneti da frutto.

"Il mantenimento dei castagneti - sostiene l'assessore all'Agricoltura, Mino Taricco - ha una triplice valenza per il nostro territorio: di tipo socio-economico, per la salvaguardia delle attività agricole, in aree difficili che non consentono alternative; di tipo naturalistico e paesaggistico; di tipo ambientale, in quanto la presenza degli alberi in territori in forte pendenza ha una insostituibile funzione protettiva per prevenire dissesti idrogeologici, limitare l'erosione e drenare le acque. Più in generale, tutelare un'attività come quella castanicola significa salvaguardare le prospettive di sostenibilità produttiva ed economica e contrastare l'abbandono dei terreni e delle attività nelle nostre montagne, tutelare agricoltori e famiglie che abitano quei territori da sempre, conservare la biodiversità. Per questo chiediamo un intervento straordinario al Ministero e da parte nostra apriremo un bando di finanziamento per gli interventi di miglioramento sui castagneti".

Il regolamento di attuazione dell'art.8 della legge di tutela dei funghi epigei spontanei (l.r. n.24/2007) prevede, tra gli altri, interventi di manutenzione e pulizia dei castagneti, che rappresentano uno degli habitat naturali per lo sviluppo dei funghi. Entro la primavera 2009 verrà pubblicato un bando di finanziamento, con un primo stanziamento di 400.000 euro, destinato ai conduttori di castagneti da frutto in attività che abbiano densità media non inferiore a 50 piante/ettaro. Verranno erogati contributi in conto capitale del 50% dei costi stimati per potature di ringiovanimento e risanamento, innesti e reinnesti, concimazione e gestione dei residui colturali con mantenimento della sostanza organica nel suolo, sistemazioni del terreno per il miglioramento del drenaggio e il del deflusso delle acque.

va

Torino, 18/11/2008