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Ricollocarsi nelle crisi

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Le politiche attive del lavoro in un contesto di crisi sono state il tema di un seminario tenutosi il 21 novembre nella Gam di Torino su iniziativa deAgenzia Piemonte Lavoro e dalla Regione Piemonte.

Il dibattito ha approfondito la condizione delle lavoratrici e dei lavoratori adulti che hanno perso il lavoro alla luce di una ricerca effettuata dall'Agenzia analizzando gli interventi di politica attiva realizzati in Piemonte nei contesti più colpiti dalle crisi industriali. Dall'indagine si evince che nei periodi di crisi la disoccupazione sembra colpire in modo pesante i lavoratori adulti, in particolare le donne ed i soggetti con bassa qualificazione. I maggiori problemi di reinseriemnto riguardano la fascia di età tra i 45 ed i 54 anni. Nelle precedenti crisi industriali sono stati effettuati in Piemonte interessanti interventi di politica attiva del lavoro. I due progetti di ricollocazione analizzati, "Cor" di Torino e "L3 Club" di Biella hanno coinvolto soprattutto le lavoratrici e i lavoratori adulti.

I servizi pubblici per il lavoro della Regione sono dunque in possesso di una strumentazione adatta per affrontare le conseguenze di una prossima crisi. Interventi che si confermano essenziali, non solo per favorire la ricollocazione, ma anche per sostenere e rimotivare i lavoratori coinvolti e più deboli che, come emerge dalle interviste, maggiormente soffrono l'evento della perdita del lavoro, rimanendo disorientati e sfiduciati.

"Le esperienze del Torinese e del Biellese - ha affermato l'assessore regionale al Welfare, Teresa Angela Migliasso - suggeriscono che è possibile integrare il sistema di sostegno al reddito con le politiche attive, collegando sussidi a misure per l'occupazione. Le politiche di reimpiego vanno concepite come azioni 'integrate' di riorientamento, formazione, sostegno al reddito ed accompagnamento al lavoro attraverso interventi tempestivi e personalizzati e politiche che collegano e vincolano i sussidi al concorso attivo della persona disoccupata nella ricerca del lavoro. Si conferma pertanto la necessità di una nuova generazione di ammortizzatori sociali, capaci di prestare tutele tramite indennità di disoccupazione, a condizione che chi ne usufruisce accetti sia la formazione professionale che il reimpiego. Per contenere gli effetti della crisi  - ha concluso l'assessore  - si dovrà inoltre pensare  ad estendere gli ammortizzatori sociali alle persone che ora ne sono escluse e che stanno perdendo il lavoro, come i lavoratori precari, interinali o assunti a tempo determinato, proposta che la Regione ha avanzato nei giorni scorsi al Governo".

lp

Torino, 21/11/2008