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Risanamento del lago di Viverone

Veduta aerea del lago di Viverone

Le azioni per il risanamento e lo sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale del lago di Viverone sono i contenuti dell'accordo di programma firmato il 7 marzo a Biella dalla presidente della Regione, dal presidente della Provincia di Biella, dall'assessore alla Programmazione sanitaria della Provincia di Torino e dal sindaco di Viverone.

Il testo sancisce la prosecuzione delle attività di sfalcio e ristrutturazione del sistema fognario attorno al lago, in coordinamento con Ato2. Tra gli interventi elencati, figura la previsione di uno stanziamento regionale di un milione di euro per l'attuazione di un piano di azione che prevede il contenimento delle idrofite e la tutela delle aree vegetate esistenti secondo le indicazioni fornite da Arpa e Cnr (375.000 euro) e la riorganizzazione funzionale del sistema di smaltimento degli scarichi di Roppolo, Viverone, Piverone ed Azeglio (625.000 euro).

In particolare, lo sfalcio risulta un intervento soddisfacente per limitare la vegetazione idrofitica e preferibile rispetto a sistemi impattanti quali l'introduzione di specie ittiche per il controllo biologico della vegetazione o l'uso di fitofarmaci. Tale scelta porterebbe gravi danni non solo allo stato trofico del lago, con forte incremento di biomassa che darebbe luogo ad un peggioramento dei medesimi fenomeni legati all'aumento della stessa cui si è assistito negli ultimi anni, ma anche ad un grave danno all'economia ed al turismo, in quanto la fascia costiera prospiciente le attività turistiche di Viverone e di Anzasco si trasformerebbe, per un tratto lungo alcuni chilometri e largo alcune decine di metri, in una sorta di palude maleodorante con la costituzione un microclima particolarmente adatto allo sviluppo delle larve di zanzara che la Regione, con grande sforzo economico ha ultimamente cercato di contrastare. Contestualmente, viene dato l'avvio ufficiale ai lavori per la stipula del "contratto di lago" tra tutti i soggetti coinvolti.

gg

Torino, 07/03/2008