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Nanotecnologie e beni culturali

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Nuovo traguardo per Nanomat, il progetto finanziato dalla Regione Piemonte per favorire il trasferimento tecnologico dei ritrovati della ricerca nel settore delle nanotecnologie: l'utilizzo del laser per la diagnostica e per il restauro dei beni culturali (oggetti, manufatti artistici in pietra e metallo, opere pittoriche), come sperimentato con successo al Louvre di Parigi, favorendone poi le applicazioni su base industriale.

L'iniziativa - presentata il 12 marzo alla presenza dell'assessore regionale all'Industria, Ricerca ed Innovazione - intende favorire la nascita di sinergie tra arte e industria, due comparti tipicamente lontani, ma che le nanotecnologie possono avvicinare, mettendo in comune esperienze e metodologie con un reciproco arricchimento. Sinergie che in Piemonte possono avere importanti ricadute economiche se si considera che le imprese attive nel settore del restauro e della diagnostica sono 425, di cui 211 in provincia di Torino, e molte hanno raggiunto un grado di competitività a livello mondiale. Tra questi il Centro di eccellenza NIS dell'Università di Torino per la diagnostica preventiva ed il post-intervento ed i due partners selezionati per realizzare insieme la ricerca promossa con un'estensione del progetto Nanomat: il Centro di conservazione e restauro "La Venaria Reale", per le applicazioni del laser sui materiali da restaurare, ed RTM SpA, che grazie ad un'esperienza trentennale studierà l'applicazione a livello industriale delle tecniche così sviluppate.

Per informazioni:

www.nanomat.it

gg

Torino, 12/03/2008