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Cessata l'attività della ThyssenKrupp

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Cessazione definitiva dell'attività dell'acciaieria torinese della Thyssenkrupp, dove nel rogo del 6 dicembre persero la vita sette operai, ed inizio della cassa integrazione per 100 lavoratori, che saranno tutti ricollocati (60 entro quest'anno e 40 entro il prossimo), sono i contenuti di un accordo raggiunto il 3 marzo presso il ministero per lo Sviluppo economico da azienda, sindacati e istituzioni (la Regione era rappresentata dall'assessore all'Industria).
La cassa integrazione, che non sarà retroattiva, interessa 100 lavoratori su 159 perché gli altri o hanno i requisiti per andare in pensione o hanno trovato un'altra occupazione. Alcuni saranno impiegati per lo smontaggio dello stabilimento.
La ricollocazione avverrà in aziende del territorio torinese, che hanno già espresso interesse per profili professionali coerenti, o attraverso le agenzie di outplacement anche attraverso processi di riqualificazione. La Thyssenkrupp ha ribadito la disponibilità a favorire trasferimenti consensuali a Terni e Milano e ha dichiarato che, al termine del biennio, se fosse necessario ci saranno processi di ricollocazione in altre aziende del gruppo ubicate in provincia di Torino. L'azienda si è inoltre impegnata a favorire la reindustrializzazione delle aree.

L'assessore regionale all’Industria ha segnalato l’area pertinente allo stabilimento come sito strategico di interesse regionale da recuperare a fini economico-produttivi e da inserire nell’ambito del Programma straordinario nazionale per il recupero dei siti industriali dismessi e inquinati.

red

Torino, 03/03/2008