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Polemiche sulla Fiera del Libro

Mercedes Bresso, presidente della Regione Piemonte

"Le guerre non sono partite di calcio, e il compito della Fiera del Libro non è fare il tifo per una parte. Non ci siamo mai pentiti di avere scelto Israele come Paese ospite e crediamo anzi che questa scelta contribuirà a una maggiore comprensione di quella realtà": Mercedes Bresso, presidente della Regione Piemonte e quest'anno anche presidente anche della manifestazione libraria torinese, spiega così il suo punto di vista.
"La Fiera - sottolinea - non ha compiti di politica estera. Il suo obiettivo è quello di indagare la realtà per comprenderla meglio attraverso le espressioni della sua cultura letteraria. Quando ci è stato proposto di ospitare gli scrittori israeliani non ci siamo posti il problema se ciò fosse opportuno dal punto di vista politico. Abbiamo ritenuto che si trattasse di una scelta interessante, e che lo fosse proprio nel momento attuale, perché Israele ha una cultura molto viva. La sventura - osserva - fa riflettere più della felicità. E' un dato di fatto che nelle situazioni storiche più difficili, quando ci siano condizioni di guerra, dittature, scontri che portano al terrorismo, gli intellettuali assumono un ruolo particolarmente importante. Gli scrittori israeliani hanno molte cose da dire, non a caso pubblicano i loro libri in Italia e in Europa, sono invitati a presentarli, scrivono sui nostri giornali. E molti di loro sono critici nei confronti del proprio governo".
"Le polemiche che sono esplose - sostiene Bresso - sono del tutto pretestuose. A un certo punto qualcuno si è accorto della scelta di Israele e ha innescato la miccia. E' stato criticato anche il fatto che Israele sarà sotto i riflettori in concomitanza con le celebrazioni per i 60 anni della sua fondazione. Ma la decisione è stata presa in comune accordo dalle istituzioni locali e dalla Fiera: se qualcuno aveva qualcosa da obiettare, avrebbe dovuto farlo nel corso della scelta. Una volta compiuta però non si torna indietro. Farlo avrebbe rappresentato una presa di posizione politica ben più evidente e inopportuna di quella di cui siamo stati ingiustamente accusati".
Quanto al problema legato alle ingenti misure di sicurezza che blinderanno la Fiera e parte di Torino, Bresso considera che "gli editori non hanno avuto paura", dato che quest'anno il numero dei partecipanti è aumentato rispetto alle precedenti edizioni. "La verità - chiosa la presidente - è che quando ci si avvicina ad ambasciate israeliane e sinagoghe le misure di sicurezza sono sempre rafforzate: purtroppo le aggressioni e gli attentati contro gli ebrei e lo stato di Israele continuano".
Infine, per quanto riguarda i visitatori Bresso dichiara che è presto per fare ipotesi relative all'affluenza, poiché giocheranno da un lato la curiosità, dall'altro l'eventuale timore: "Naturalmente ci saranno misure di sicurezza adeguate, ma non credo che ci saranno aggressioni fisiche, e mi auguro neppure verbali. E' però particolarmente significativo che il presidente della Repubblica abbia voluto essere presente all'inaugurazione per segnalare la sua disapprovazione verso le critiche e le minacce".

red

Torino, 06/05/2008