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«Percorso nascita»

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Le aziende sanitarie piemontesi si riorganizzano per offrire alle mamme e ai neonati una migliore qualità dell'assistenza e una presa in carico completa dal concepimento fino al periodo immediatamente successivo alla nascita. Lo stabilisce una delibera della Giunta che fissa le linee guida del "Percorso nascita", cioè l'insieme degli interventi sanitari, educativi e sociali che dovranno essere garantiti in gravidanza, durante il parto e nel periodo immediatamente successivo, a tutte le donne e i loro bambini in Piemonte. «L'intento- spiega l'assessore alla tutela della salute e sanità, Eleonora Artesio - è quello di favorire il più possibile il benessere e la salute della mamma e del bambino, che devono essere assistiti, accompagnati e sostenuti dal Sistema sanitario dal momento della gestazione ai primi mesi di vita, anche al fine di consentire una tempestiva identificazione degli eventuali fattori di rischi. Il Percorso nascita fornisce ai direttori generali obiettivi specifici e indicatori di risultato che devono essere raggiunti attraverso il riordino dei servizi coinvolti (consultori, ambulatori specialistici, Punti nascita, terapie intensive neonatali) e la loro messa in rete. A partire da questi indirizzi, i manager dovranno produrre un proprio piano aziendale».

Tra le novità introdotte, l'indicazione che in ciascuna delle quattro aree sovrazonali del Piemonte (Torino; Cuneo; Alessandria e Asti; Novara, Vco, Biella e Vercelli) debba essere presente almeno una struttura in cui si assicuri la possibilità di fruire dell'analgesia epidurale. Inoltre, in ciascuna Asl dovrà essere attivato almeno un ambulatorio ostetrico con apertura prolungata una volta la settimana, per le coppie con maggiore difficoltà di accesso ai servizi, e almeno un ambulatorio per le gravidanze a rischio. Infine, dovrà essere creato un punto di sostegno all'allattamento al seno in ciascun distretto, in modo che si possa ridurre la caduta di questa pratica dopo le dimissioni dall'ospedale, e in ogni azienda dovrà essere garantita la presenza di un operatore con la qualifica di IBCC (consulente internazionale allattamento), per la presa in carico degli allattamenti con problematiche complesse.

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Torino, 14/05/2008