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Coniglio da carne

Coniglio in padella con olive nere

La Giunta regionale ha deciso di richiedere al Ministero delle Politiche agricole l'attivazione dello stato di crisi per il settore del coniglio da carne, data la grave situazione economica e di mercato venutasi a creare e segnalata dagli stessi produttori e operatori.

La delibera fa riferimento al fondo per le crisi di mercato previsto dall'art. 1 della legge 296/2006 (Finanziaria 2007), la cui procedura deve essere attivata dal Ministero per sostenere la ripresa economica e produttiva delle imprese piemontesi del comparto.

La situazione economica generale, il mutamento degli stili di vita e di consumo dei prodotti alimentari in Italia hanno determinato importanti ripercussioni sull'andamento delle filiere agroalimentari, che sono state particolarmente forti nel comparto della carne. Come evidenzia il Consorzio per la tutela e la valorizzazione del coniglio del Piemonte "Con.Al.Pi.", il settore annovera circa 350 allevamenti con una produzione annua di 5 milioni di capi e una produzione lorda vendibile di 40 milioni di euro. La situazione critica di mercato e la concorrenza del prodotto importato comportano una perdita dell'ordine di 0,35 euro/Kg di carne rispetto ai costi di produzione, aumentati del 60% rispetto al 2007.

"Abbiamo ritenuto chiedere l'intervento - puntualizza l'assessore regionale all'Agricoltura, Mino Taricco - dopo aver constatato la gravissima situazione produttiva e di mercato, fortemente segnalata dalle organizzazioni agricole e dal Consorzio di tutela. Ora spetta al Ministero la decisione sull'attivazione dello stato di crisi, che noi continueremo a seguire con attenzione".

va

Torino, 27/05/2008