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Fase 2 per la Torino-Lione

Eurostar

La linea ad alta velocità Torino-Lione va avanti e passa alla fase 2, quella della progettazione unitaria dal confine francese fino alla connessione con l'attuale Torino-Milano.

Al termine della riunione del tavolo istituzionale - svoltasi il 29 luglio a palazzo Chigi alla presenza del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, del ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, dell'assessore regionale ai Trasporti, Daniele Borioli, del presidente della Provincia di Torino, Antonio Saitta, dei sindaci di Torino e della Valsusa - le previsioni sono ottimistiche: se si rispetteranno i tempi l'Italia sarà in linea con il calendario europeo da cui dipende il finanziamento.

Il progetto non sarà reinserito nella Legge Obiettivo, né al momento si può prevedere un aumento di costi, mentre è confermata la stretta collaborazione con gli enti locali e lo stesso metodo di lavoro adottato in precedenza dall'Osservatorio per il collegamento ferroviario guidato da Mario Virano. Durante l'incontro è stata raggiunta un'intesa in otto punti - siglata da tutti ad eccezione dei primi cittadini dei Comuni interessati, che prima vogliono riferire ai rispettivi Consigli - che tra l'altro prevede entro settembre la definizione degli interventi necessari al potenziamento del trasporto locale in base alle richieste fatte dai sindaci, entro ottobre l'impegno di attivare tutte le iniziative necessarie al riequilibrio modale per togliere dalle strade alpine 100mila tir nel triennio. L'amministratore delegato delle Ferrovie, Mauro Moretti, ha messo a punto un pacchetto di misure per il potenziamento del trasporto passeggeri e merci. Le procedure di gara per il progetto preliminare dovranno essere espletate in autunno e concludersi entro il 2008 o al massimo entro l'inizio del 2009.

Ci vorranno quindi 10-12 mesi per la preparazione del progetto preliminare per giungere all'apertura dei lavori nel 2013.

L'assessore Borioli ha annunciato di condividere "l'esigenza di passare alla fase 2, così come la proposta per punti formulata dal Governo come impianto operativo. Tre le questioni fondamentali: avviare la progettazione preliminare di tutta la linea da Settimo al tunnel di base compreso, come peraltro sottolineato dal documento di Pracatinat; definire un progetto concreto di trasferimento modale del traffico delle merci dalla strada alla ferrovia, valorizzando le capacità della linea illustrate da Moretti; avviare il percorso di potenziamento del servizio ferroviario in Valsusa e del servizio ferroviario metropolitano, dando corso all'impostazione definita nei mesi scorsi in seno all'Osservatorio da Regione e Agenzia per la mobilità metropolitana. Anche in questo caso utilizzando la capacità della linea storica. Ovviamente è importante che la fase 2 dell'Osservatorio valuti le opzioni realizzative della linea, anche approfondendo i contenuti della proposta F.A.R.E. portata come contributo allegato alle conclusioni di Pracatinat".

"E' evidente - ha aggiunto Borioli - che per la Regione ha grande rilievo la contestualizzazione del progetto infrastrutturale in un disegno strategico di sviluppo sia dei territori di valle sia dell'area metropolitana torinese. Su questo si tratterà di valorizzare il lavoro svolto dalla Provincia e ciò che la stessa Regione sta facendo nel campo della logistica per rilanciare la funzione della piattaforma logistica e dello scalo ferroviario di Orbassano".

In mattinata i rappresentanti delle amministrazioni locali erano stati ricevuti al Quirinale dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha elogiato il metodo della concertazione seguito dall'Osservatorio tecnico.

gg

Torino, 30/07/2008