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Corso Marche, via alla "fase due"

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Via libera alla "fase due" di corso Marche, in modo da definire il progetto territoriale di trasformazione dell'intero corridoio, che rappresenta un punto di eccellenza per la definizione e lo sviluppo delle nuove centralità dell'area metropolitana torinese, porre in salvaguardia tutto l'ambito interessato e determinare gli strumenti di attuazione per consentirne la realizzazione.

A sancirla è l'aggiornamento del protocollo d'intesa del luglio 2005, siglato l'8 luglio dai presidenti della Regione, Mercedes Bresso, e della Provincia di Torino, Antonio Saitta, dai Comuni di Torino, Collegno, Grugliasco e Venaria Reale e dalla Camera di Commercio di Torino.

L'accordo fissa al 31 dicembre 2008 l'impegno di tutti i soggetti coinvolti per procedere ad una serie di approfondimenti tecnici, sia dal punto di vista territoriale, inquadrati negli studi della Provincia di Torino, sia per quello che riguarda il profilo infrastrutturale e trasportistico. Alcuni possono partire quasi immediatamente, altri sono connessi alla realizzazione della Torino-Lione.

In base alla rinnovata intesa saranno acquisiti, come base progettuale, gli studi di area vasta condotti sul corridoio plurimodale di corso Marche, dai quali emerge la fattibilità dell'opera con le caratteristiche dimensionali e di tracciato ipotizzate, la sua compatibilità con il sistema viario e ferroviario dell'area metropolitana, la possibilità di realizzare il corridoio plurimodale anche in fasi attuative differenziate, la possibilità di regolare il traffico dell'intero sistema tangenziale attraverso politiche di tariffazione e monitoraggio.

Secondo la presidente Bresso "dopo la firma del 2005 sono cambiate molte cose: è stata accettata la nostra richiesta di inserire corso Marche quale parte integrante della Torino-Lione, c'è stato il lavoro dell'Osservatorio, il Piano strategico della valle di Susa curato dalla Provincia di Torino e abbiamo avviato una serie di verifiche sulla fattibilità dell'opera". "Ora abbiamo ben chiaro lo scenario - ha osservato l'assessore regionale alle Infrastrutture, Daniele Borioli - Si tratta di elaborare la progettazione dei tre segmenti del cosiddetto wafer, il tracciato ferroviario, quello autostradale e il viale di superficie, partendo dagli studi già elaborati, e che saranno approfonditi, di SITI e dell'architetto Cagnardi. Finanzieremo la progettazione preliminare con i fondi Fas, quella definitiva e la realizzazione potranno essere a carico della nuova società mista Regione-Anas, anche attraverso forme di finanza di progetto". Per il presidente Saitta "era indispensabile aggiornare il protocollo d'intesa su corso Marche alla luce dell'accordo di PraCatinat e dello schema di piano strategico di tutto il territorio interessato al passaggio della Torino-Lione, che aprono un nuovo scenario. Il corridoio assume sempre più rilevanza strategica per il riequilibrio metropolitano, per l'interconnessione dell'alta capacità con il nodo di Torino e la realizzazione di un sistema utile al rilancio del trasporto merci ed al potenziamento del trasporto passeggeri".

lm

Torino, 08/07/2008