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Audizione sull’alluvione

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La presidente della Regione, Mercedes Bresso, e l'assessore alle Opere pubbliche, Difesa del suolo e Montagna, Bruna Sibille, sono state ascoltate il 23 luglio dalla Commissione parlamentare Ambiente sulla situazione relativa alle risorse per fronteggiare i danni prodotti dall'alluvione del maggio scorso.
"E' stato un incontro positivo - commenta Bresso - Abbiamo illustrato l'evoluzione dello stato dei danni, dati che confermano in sostanza la stima che avevamo presentato al Governo tre giorni dopo l'alluvione. Senza il calcolo dei danni ai privati, per il quale avremo certezze entro qualche settimana, la cifra è di 37 milioni per la somma urgenza e 218 per l'urgenza. Abbiamo poi sottolineato e spiegato i lavori che occorrono per la rimessa in sicurezza e il ripristino completo della situazione. In particolare, abbiamo sottolineato e dettagliato le necessità riguardanti le vasche di laminazione per la Dora Riparia in Valsusa e la rimessa in sicurezza del torrente Mellea".
"Abbiamo quindi ripercorso - aggiunge Sibille - la situazione dei finanziamenti allo stato attuale. Le certezze riguardano i 22 milioni che mette la Regione, i 4,5 immediatamente concessi dal Governo ma il cui stanziamento è stato trasmesso due giorni fa alla Corte dei Conti per l'autorizzazione della spesa, i 20 reperiti da Bertolaso sui fondi della Protezione civile e che dopo la firma del ministro Tremonti sono passati alla registrazione della Corte dei Conti e saranno quindi disponibili entro breve. Il decreto per la fiducia sul testo 'milleproroghe' ha recepito l'emendamento proposto da alcuni parlamentari piemontesi, grazie al quale si stanziano oltre 18 milioni per il 2008, 30 per il 2009 e 30 per il 2010. Speriamo che presto questi soldi vengano definitivamente assegnati. Saremmo così a circa 126 milioni. E' emersa anche l'indiscrezione di un possibile stanziamento del Cipe di 50 milioni, ma al riguardo non abbiamo avuto dettagli precisi e conferme. Se così fosse, dovremmo farcela ad affrontare la parte più difficile dell'impegno finanziario: quella per i lavori già eseguiti o imminenti per evitare l'aggravarsi della situazione".
Infine, la presidente osserva che "sulle necessità ulteriori non urgenti resta tutto da definire. Ma abbiamo registrato la disponibilità e l'impegno dei commissari, con particolare attenzione 'bipartisan' dei parlamentari piemontesi, a sollecitare l'aula: è necessario che in Finanziaria si affronti l'argomento, così da poter almeno programmare gli interventi nel tempo. Tutti hanno ben chiaro che questa è un'esigenza indifferibile per il Piemonte. Altro impegno importante che coralmente è stato assunto è quello riguardante l'esclusione dal Patto di stabilità di queste spese, anche per i Comuni: l'ordine del giorno presentato in questo senso e già approvato rappresenta un ottimo segnale, ma dovendo modificare una legge esistente è necessario un intervento legislativo in questo senso. Il rischio, in caso contrario, è che i Comuni non possano materialmente intervenire in alcun modo viste le cifre in ballo, enormi per i loro bilanci: in questi casi, pur con i soldi disponibili, l'amministratore è bloccato e non può superare una certa quota di spese".

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Torino, 23/07/2008