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Ripristino dei danni alluvionali

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Si è svolta il 4 luglio nel Teatro Milanollo di Savigliano una riunione, convocata dalla Regione, tra la presidente Mercedes Bresso e i sindaci dei 162 comuni colpiti dall’alluvione del maggio scorso. Presenti anche l’assessore regionale Bruna Sibille, il presidente della Provincia di Cuneo, Raffaele Costa, l’assessore Giorgio Giani della Provincia di Torino.
”Cerco di non essere polemica - ha detto Bresso - anche se sinceramente sono un po' stufa di questa situazione, e di descrivere i fatti più oggettivamente possibile. Mi sembra purtroppo chiaro che, avendo l'alluvione colpito per il 90% zone vallive e montane, qualcuno lontano di qua abbia avuto la sensazione che si sia trattato di un piccolo evento, a basso impatto. Semplicemente perché la montagna è poco considerata, non al centro dell’attenzione pubblica come una grande città. E’ bene ribadire che questa sensazione è sbagliata. I danni sono ingentissimi, abbondantemente superiori al mezzo miliardo di euro, e solo il buon lavoro svolto dopo le alluvioni del '94 e del 2000 ha permesso di evitare che il dramma fosse ancora più grave”.
Ma i conti per Bresso non tornano: “Il sottosegretario Bertolaso, che ha visto e condiviso la gravità della situazione, con grande impegno ha recuperato 20 milioni di euro e ieri sera mi ha annunciato, con un certo ottimismo, che questa mattina il Cipe avrebbe deliberato per altri 30 milioni. Con 50 milioni, aggiunti ai 4,5 destinati immediatamente dallo Stato, ai 10 già stanziati dalla Regione e ad altri 12 che siamo stati autorizzati a recuperare dai nostri fondi per le opere idrauliche, ma vincolati a questo uso, avremmo potuto coprire la 'somma urgenza' ed avviare almeno una parte degli interventi di questo tipo. A quel punto sarebbe stato necessario un forte impegno nella Finanziaria, per programmare le opere successive, ma si sarebbe dato respiro a tutte le comunità colpite dall’alluvione. Invece, poco prima di partire per Savigliano, mi è stato comunicato che i 30 milioni al momento non ci sono”.
”E’ giusto che si sappia - ha proseguito la presidente - che a fronte di un’emergenza nazionale, decretata dal Governo, di danni per molte centinaia di milioni, di promesse e annunci continui del reperimento dei fondi, lo Stato ha messo 24,5 milioni di euro a fronte dei 22 della Regione Piemonte. Lo trovo un segno di disinteresse gravissimo per una comunità che non ha mai fatto mancare il proprio sostegno al resto d’Italia, che non ha sbraitato e accampato pretese in maniera plateale, che ha saputo fornire dati e documentazione al Governo già due giorni dopo l'alluvione e che ha saputo immediatamente mettersi al lavoro”.

gg

Torino, 05/07/2008