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Rifiuti Campania

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L'assessore all'Ambiente, Nicola de Ruggiero, ha illustrato il 15 gennaio in Consiglio regionale la posizione della Giunta in merito all'emergenza rifiuti della Campania.
Dopo aver reso un doveroso tributo di solidarietà al presidente della Sardegna, Renato Soru, oggetto di azioni intimidatorie, de Ruggiero ha sostenuto che "in Campania c'è un'emergenza di carattere nazionale che ha una ricaduta economico-sociale su tutto il Paese. Da parte nostra abbiamo registrato la disponibilità a ricevere rifiuti da parte di Amiat (Torino) e Acem (Consorzio del Monregalese), cosa che ci ha permesso di formulare una valutazione tecnica rispetto al quantitativo da ricevere per un ordine di grandezza di 5.000 tonnellate, quantità di rifiuti coerente con quella delle altre Regioni. Nonostante l'indisponibilità manifestata dalle Province, dobbiamo provare ancora a ricercare una disponibilità, perché vi è un disagio in Campania che colpisce soprattutto le fasce deboli della popolazione e perché dobbiamo essere tutti all'interno di un sistema solidale. In queste vicende deve manifestarsi il senso dello Stato. Meglio un mondo di buonisti piuttosto che di egoisti".
"Non voglio negare le preoccupazioni dei vari presidenti di Provincia - ha aggiunto l'assessore - in alcuni casi vi è un rapporto molto stretto tra disponibilità e capacità di smaltimento. Però se ogni Regione se la cava per i fatti propri e, poi, ogni Provincia si lamenta per i propri rifiuti, molti impianti non si riempiranno ed altre zone non sapranno dove costruirne di nuovi. Quindi il sistema solidale delle Regioni deve e può supportare i momenti di emergenza. Dal canto suo la Campania non ci sta aiutando, perché sarebbe molto più facile esprimere disponibilità a fronte di un piano serio e definito di uscita dall'emergenza, anche per la nostra opinione pubblica. Ecco perché bisogna cercare condivisione, magari con forme di collaborazione non legate allo stretto momento emergenziale, per esempio gemellaggi con alcune situazioni campane".
In conclusione, de Ruggiero ha ricordato che "esiste una forza centrifuga che spinge i rifiuti domestici fuori dalla Campania, mentre i tossico-nocivi, forse per particolari margini di legalità in quell'area, hanno un percorso inverso. La commissione parlamentare d'inchiesta sui rifiuti dichiara l'individuazione nella discarica di Pianura di almeno 800.000 tonnellate di rifiuti tossico-nocivi provenienti dall'Acna di Cengio, azienda per noi emblematica per il disastro ambientale causato al Piemonte. Di altri 2,3 milioni provenienti dalla stessa azienda si sarebbero perse le tracce".

lc
Torino, 15/01/2008