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Bambini senza parola

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Sono 77 milioni i bambini e le bambine che non vanno a scuola nel mondo. Più della metà di questi vive in un Paese in guerra. Tra coloro che non hanno accesso all'istruzione il 57% è costituito da bambine.

Sono i dati contenuti nella pubblicazione relativa alla campagna "Riscriviamo il futuro" che Save the Children, la più grande organizzazione internazionale indipendente per la difesa e la promozione dei diritti dei bambini, ha presentato il 23 gennaio in un incontro che ha visto anche l'intervento dell'assessore regionale all'Istruzione e Formazione professionale, Giovanna Pentenero.

La pubblicazione evidenzia come i governi direttamente coinvolti nei conflitti spesso tagliano le risorse destinate alle politiche sociali e all'istruzione, ma destinano denaro pubblico al finanziamento della guerra. Diversi sono gli obiettivi che anche la Regione intende contribuire a raggiungere entro il 2010 grazie a Save the Children: istruzione primaria a tre milioni di bambini finora esclusi dalla scuola, istruzione di maggior livello a cinque milioni. Dall'inizio della campagna, lanciata un anno fa, oltre due milioni di bambini hanno ricevuto un'educazione di qualità.

"L'educazione è un diritto umano fondamentale, in qualsiasi circostanza, anche durante un conflitto - ha sottolineato Pentenero - Mentre per i nostri ragazzi rappresenta un diritto-dovere, per questi bambini l'istruzione rappresenta un'opportunità negata. Intendo ribadire e confermare la forte sensibilità e attenzione che la Regione continuerà a dimostrare sostenendo tutti i progetti di cooperazione internazionale avviati a sostegno dei minori negli oltre 30 Paesi cosiddetti fragili in stato di guerra e in quelli in via di sviluppo".

sdp

Torino, 23/01/2008