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Crisi Bertone

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Nuovo capitolo della vicenda Bertone: il 4 gennaio il vicepresidente della Giunta regionale, Paolo Peveraro, e l'assessore al Lavoro, Angela Migliasso, hanno incontrato la proprietà e i rappresentanti sindacali dell'azienda.
Erano presenti al tavolo istituzionale Lilli Bertone e la figlia Barbara, Domenico Reviglio e gli assessori al Lavoro della Provincia di Torino, Cinzia Condello, del Comune di Grugliasco, Anna Centrò, e della Città di Torino, Tom Dealessandri.
I rappresentanti delle istituzioni e i sindacati hanno chiesto alla signora Bertone che vengano loro inviati i documenti che illustrano gli assetti proprietari attuali, l'opzione di acquisto di Domenico Reviglio e il relativo piano industriale, per poter effettuare tutte le verifiche e le valutazioni necessarie.
Il tavolo istituzionale, il cui mantenimento è stato richiesto dai sindacati, è stato quindi aggiornato a mercoledì 9 gennaio.
"La nostra richiesta, unitamente a quella dei sindacati - ha dichiarato Peveraro - è di ritrovarci nella condizione di avere chiarezza sull'assetto dell'azienda e sul piano industriale di Reviglio, che è ancora tutto da valutare. Non nascondiamo una certa preoccupazione, ma verificheremo ogni dettaglio del piano, compresa l'esistenza e la reperibilità dei 150 milioni di euro, di cui 50 propri, che Reviglio afferma di poter investire".
"Noi il 28 dicembre eravamo convinti che si fosse chiusa la partita - ha proseguito Migliasso - Invece le cose sono cambiate e ora il contesto è molto confuso. Non tifiamo per nessun acquirente in particolare, ma solo per l'occupazione e la serietà del piano industriale, che sono per noi prioritari. L'attenzione è ai massimi livelli perché non si può arrivare al 23 gennaio in questa situazione, altrimenti la cassa integrazione straordinaria in deroga non verrà concessa e si andrà probabilmente verso il fallimento. Ricordiamo che la cassa integrazione non è un atto dovuto e che viene accordata solo se il piano industriale prevede investimenti chiari, seri e realizzabili".

es

Torino, 04/01/2008