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Riordino normativo sulla caccia

Cacciatore

Messo a punto il 28 gennaio dalla Giunta regionale un disegno di legge in materia faunistico-venatoria che delega ulteriori funzioni amministrative alle Province, introduce alcuni adeguamenti alle leggi regionali che regolano il settore (70/1996, 17/1999 e 9/2000) e recepisce le indicazioni della direttiva comunitaria sull'esercizio dell'attività venatoria in alcune aree particolari (le zone di protezione speciale).

In termini di gestione dell'attività venatoria sul territorio, il testo - che passa ora all'esame del Consiglio - riserva alla Regione compiti di legislazione, programmazione, indirizzo e controllo e attribuisce alle Province compiti gestionali, tra i quali l'accertamento e la liquidazione dei danni causati da incidenti stradali, la regolamentazione del calendario venatorio, l'approvazione dei piani di prelievo della fauna. Introduce inoltre alcune integrazioni e migliorie alla l.r. 70/1996, senza peraltro modificarne l'impianto: in particolare, vengono adeguate ai valori Istat le sanzioni previste in caso di violazione delle norme, dato che l'intero apparato non aveva più subito aggiornamenti, e vengono apportati alcuni correttivi alle sanzioni esistenti al fine di migliorane l'efficacia.

"E' un passaggio importante di riordino - afferma l'assessore all'Agricoltura, Mino Taricco - che risponde da un lato alla necessità di adeguare la normativa alle mutate esigenze del mondo venatorio, senza peraltro stravolgere l'assetto della legge 70, dall'altro di favorire un reale decentramento amministrativo nei confronti degli enti locali, che nelle diverse realtà territoriali possono operare in maniera più mirata. Credo che sia un ulteriore passo per perseguire un equilibrio tra la valorizzazione del patrimonio faunistico, le attese del mondo venatorio e le sensibilità ambientali per la salvaguardia dell'ecosistema".

va

Torino, 28/01/2008