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Apre il Museo d'arte orientale di Torino

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Sono oltre 1.500 le opere che costituiscono il ricco percorso espositivo del nuovo Museo d'arte orientale di Torino, che ha sede a Palazzo Mazzonis.
Con questa istituzione, promossa dal Comune in collaborazione con la Regione Piemonte e realizzata dalla Fondazione Torino Musei con il contributo della Compagnia di San Paolo, la città conferma la sua vocazione per l'orientalistica, il cui sviluppo fu avviato nel XVI secolo per volontà del re Carlo Emanuele I.
Nel museo, costato oltre 13 milioni di euro, è possibile vedere rilievi e sculture di origine indiana, sculture khmer, opere birmane e tailandesi, pezzi risalenti ai periodi cinesi Han e Tang con più di 200 oggetti e statuette d'arte funeraria, opere dell'arte buddhista tibetana, una ricca collezione di vasellame e piastrelle invetriate per decorazione architettonica di origine islamica, paraventi, ventagli dipinti e xilografie policrome provenienti dal Giappone.
Le raccolte sono esposte in distinte gallerie ricavate negli ambienti di Palazzo Mazzonis, settecentesca dimora nobiliare privata di ogni arredo interno e sottoposta dopo la guerra a devastanti interventi di ricostruzione ed ora fortemente connotata da un suggestivo cubo vetrato a copertura del cortile interno, che accoglie il visitatore ponendosi come elemento di transizione tra il mondo occidentale appena lasciato alle spalle e quello orientale in cui si immergerà.
"Un museo di notevole rilevanza - osserva l'assessore regionale alla Cultura, Gianni Oliva - a cui la Regione ha giù offerto in passato uno specifico contributo acquisendo con il Comune di Torino la collezione di arte cinese antica di proprietà della Fondazione Giovanni Agnelli, ora parte integrante di uno dei cinque filoni espositivi".

Per informazioni:

www.maotorino.it

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Torino, 04/12/2008