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Non tutti i bruchi diventano farfalle
Cosa è la seta? Come nasce? Come diventa filo? Sono tre delle domande vuol dare una risposta la mostra "Non tutti i bruchi diventano farfalle. Storie di fili di seta", in cartellone nel Filatoio di Caraglio (Cuneo) fino al 15 giugno.
Promossa dalla Regione Piemonte, dalla Fondazione Filatoio Rosso e dall'associazione Culturale Marcovaldo, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e la collaborazione del Civico Museo della Seta Abegg di Garlate, del Museo Civico di Cuneo, del Comizio Agrario di Mondovì, dell'Archivio di Stato di Torino e del Centro Museo e documentazione storica del Politecnico di Torino, la mostra in oggetto intende documentare l'intero processo che dall'allevamento del baco portava alla realizzazione del filo di seta greggia.
L'esposizione è suddivisa in due parti: la prima tenta di ricostruire il percorso compiuto dal Bombyx Mori dall'Oriente all'Occidente fino al suo arrivo in Italia e in Piemonte, con particolare riferimento alle ricadute della bachicoltura sull'economia rurale, all'organizzazione del processo di produzione di seta greggia all'interno delle filande, alle manifestazioni sociali e di culto cui la bachicoltura e la produzione della seta hanno dato luogo; la seconda, di carattere tecnico-didattico, illustra le modalità di allevamento del baco da seta, il ciclo vitale della farfalla, le varietà del Bobyx Mori e presenta numerosi oggetti e macchine utilizzati per l'allevamento, per la conservazione dei bozzoli e per la delicata fase della trattura del filo. Un "tavolo multimediale" consente di seguire la vita dei bachi da seta dallo schiudersi delle uova sino alla formazione del bozzolo.
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Torino, 18/04/2008