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Biennale Democrazia

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Torino ospiterā dal 22 al 26 aprile 2009 la prima edizione di "Biennale Democrazia", grande manifestazione di respiro internazionale in cui la comunitā scientifica e la societā civile si confronteranno su questo tema prioritario per il futuro del Paese. Saranno cinque giorni di appuntamenti: lezioni, dibattiti, letture, forum e incontri pubblici permetteranno di lavorare alla formazione e diffusione di una cultura della democrazia per tradurla in una vera e propria pratica democratica. Quindi non sarā solo un evento che rappresenta un'importante tappa di avvicinamento ai festeggiamenti del 2011 per i 150 anni dell'Unitā d'Italia, ma un laboratorio pubblico permanente, radicato sul territorio, aperto a tutti i cittadini e capace di coinvolgere i giovani delle scuole e delle universitā.

Proprio per questo motivo la manifestazione sarā caratterizzata da una serie di attivitā preparatorie che prenderanno il via nell'autunno 2008 e coinvolgeranno, con l'apertura del nuovo anno scolastico, i giovani e gli studenti. Non solo riflessioni teoriche sul tema, ma veri e propri laboratori in cui fare esperienza e approfondire gli aspetti in cui la democrazia viene quotidianamente declinata: dai nuovi media alla cittadinanza, dalla legalitā alle responsabilitā pubbliche.

La manifestazione č realizzata dalla Cittā di Torino e dal Comitato Italia 150, con la partecipazione della Regione Piemonte, ed č presieduta da Gustavo Zagrebelsky, giurista e figura di primo piano nel panorama intellettuale internazionale.

"L'obiettivo che si intende raggiungere - rilevano Gianna Pentenero e Gianni Oliva, assessori regionali all'Istruzione e alla Cultura - č quello di porre i giovani al centro e di offrire loro l'opportunitā di essere ideatori, realizzatori protagonisti dell'evento. Tornare a vivere la piazza e la socialitā anche attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie e dei nuovi linguaggi in una ricerca di cittadinanza che sappia partire dall'individuo per arrivare alla consapevolezza delle scelte democratiche compiute nel passato, da riaffermare oggi e dalle quali partire per porre le basi della convivenza civile del prossimo futuro".

red

Torino, 29/04/2008