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Ci salverà la bellezza?

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A due settimane dalla prossima edizione, forse la più discussa fin dai tempi della sua nascita per via della decisione di invitare Israele come Paese ospite, si delinea per la Fiera del Libro di Torino un programma densissimo che si snocciolerà in vari avvenimenti fin dal primo giorno, l’8 maggio, quando verrà inaugurata dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Tema di questa 21a. edizione, che vede al Lingotto 1.400 espositori tra cui 75 nuovi editori e che è stata presentata ufficialmente il 24 aprile, è la bellezza, risorsa che può salvare l’umanità. Un motivo conduttore che, essendo Torino capitale mondiale del design 2008, consentirà di avviare un forte dibattito sui diversi e differenti aspetti della bellezza, sui canoni individuali e su quelli dell’immaginario collettivo e che permetterà alla Regione Piemonte e alla Provincia e alla Città di Torino di far conoscere luoghi, strutture, paesaggi e personaggi di cui andar fieri per la loro bellezza esteriore e intima.
Condividendo la stessa politica di sviluppo del territorio mirata a ridurre le disparità geografiche, sociali e culturali, le tre istituzioni si presenteranno insieme in un unico stand, nel Padiglione due, dove metteranno a disposizione del pubblico tutto il loro materiale informativo e promozionale all’ombra della Torre dei libri di François Confino, che continua ad esserne il simbolo unitario, insieme allo Spazio Incontri-Terrazza Piemonte, che è la sede di tutti gli incontri organizzati dagli Enti per presentare le attività più significative.
“Anche quest’anno - ha sottolineato la presidente della Regione, Mercedes Bresso - continua una delle attività più apprezzate dai visitatori della Fiera, Lingua Madre, giunta ormai alla quarta edizione. All’interno dell’Arena Piemonte, caratterizzata dal murales che riproduce l’immagine della libreria, opera della giovane artista di Santiago Monica Bengoa, Lingua Madre ospiterà scrittori di tutti i continenti che lavorano in modo innovativo sull’identità delle loro culture d’origine e ne trasferiscono linguaggi ed esperienze nelle lingue d’arrivo, inglese, francese e anche italiano, attraverso un interessante meticciato. Continua, inoltre, l’esperienza dell’Incubatore, interamente dedicata agli editori esordienti che hanno avviato la loro attività negli ultimi due anni”.
www.fieralibro.it

red

Per informazioni:

www.fieralibro.it

Torino, 24/04/2008