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archivio diario

Tagli del Governo alle Comunità montane

La vetta del Rocciamelone

La conversione in legge del disegno di legge n.112/2008 introdurrà, secondo la Regione, un'ulteriore grave incognita sul futuro delle Comunità montane in quanto si arriverà ad un taglio complessivo delle risorse destinate agli enti montani piemontesi di quasi dieci milioni di euro, circa due terzi dei finanziamenti statali finora garantiti. Riduzione che, per effetto delle nuove disposizioni, andrà in parte a colpire prioritariamente gli enti a minore altimetria, non è noto con quali modalità.
"La scelta del Governo - commenta la presidente Mercedes Bresso - sembra essere quella di mantenere formalmente le Comunità montane, ma facendole morire per asfissia, lasciandone gli oneri alle Regioni. Occorre dire che le Regioni, e in particolare il Piemonte, non possono accettare questo scarico di responsabilità da parte del governo e che ne chiederanno conto nelle sedi opportune".
"Se si può essere virtualmente soddisfatti - osserva l'assessore allo Sviluppo della montagna, Bruna Sibille - del mantenimento formale dell'ente Comunità montana, è chiaro che la manovra finanziaria consegna alle Regioni enti sostanzialmente destinati alla liquidazione. Così come è chiaro che privare dei trasferimenti erariali le Comunità montane, assimilandole, in questo, a tutti gli altri enti locali, significa, di fatto, privare di risorse la montagna, della quale le Comunità rappresentano l'unica reale forma di presidio e di valorizzazione, a maggior ragione in una realtà territorialmente fragile e demograficamente frammentata come quella piemontese".
La Regione Piemonte ha già dimostrato il rilievo assegnato alle Comunità montane nell'ambito del proprio sistema degli enti locali con l'emanazione della legge n.19/2008, che oltre a rispondere alle direttive di risparmio poste dalla legge Finanziaria statale ne ha rilanciato ruolo e funzioni. E' inoltre previsto nel mese di settembre un appuntamento per un confronto istituzionale, in collaborazione con l'Uncem regionale, al quale sono stati invitati il ministro agli Affari regionali, Raffaele Fitto, e il sottosegretario agli Interni Michelino Davico. "In quella sede le autorità centrali - conclude Sibille - saranno chiamate a chiarire le prospettive effettive degli enti montani nel quadro di una politica statale sulla montagna che, al di là dei modesti sforzi compensativi sul fondo per la montagna, si sta progressivamente impoverendo".

st

Torino, 01/08/2008