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Il Centro Microcitemie va al San Luigi

San Luigi

È terminato il trasferimento del Centro regionale Microcitemie dall'ospedale Sant'Anna/Regina Margherita di Torino al San Luigi di Orbassano, dove nei nuovi spazi allestiti al terzo piano del primo padiglione può disporre di circa 900 metri quadrati.
La decisione dello spostamento del servizio di riferimento per la cura della malattia più comunemente nota come talassemia era stata assunta dalla Giunta regionale nel dicembre del 2005, in accordo con le direzioni delle due aziende ospedaliere e con l'Associazione Talassemici, ed era basata sulla constatazione che la progressiva diminuzione delle nascite di bambini talassemici, ottenuta grazie all'incessante opera di prevenzione ed educazione sanitaria sulle persone a rischio e alla diagnosi prenatale, e l'allungamento della vita dei soggetti malati (ora è normale superare i 35-40 anni), aveva prodotto una situazione per cui oltre l'80% dei pazienti che afferivano al Sant'Anna erano adulti, con conseguenti problemi di carattere strutturale e clinici. Di qui la necessità di ricollocare il Centro in un ospedale per adulti, dotato di tutte le specialità e i servizi di supporto necessari e soprattutto di spazi più adeguati.
Così, come ricorda l'assessore regionale alla Tutela della salute e Sanità, Eleonora Artesio, "dopo una serie di valutazioni relative in particolare alla connotazione clinica del San Luigi, alla presenza al suo interno dell'Università - da cui dipende il Centro Microcitemie - e alla disponibilità di una superficie adatta, è stata assunta la decisione dello spostamento ad Orbassano, con incarico alla direzione generale dell'azienda ospedaliera di provvedere ai lavori di ristrutturazione, messa a norma e arredamento dei locali individuati e quindi di organizzare il trasferimento garantendo ai pazienti la piena continuità assistenziale".
In Piemonte vivono circa 400 persone affette da varie forme di microcitemia, in cura in massima parte presso il Centro regionale, che ha anche funzioni di coordinamento per l'attività svolta nelle altre aziende sanitarie.

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Torino, 02/10/2007