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Riordino altimetrico delle Comunità montane

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La presidente della Regione, Mercedes Bresso, e l'assessore regionale allo Sviluppo della Montagna, Bruna Sibille, hanno scritto al presidente del Consiglio dei ministri, Romano Prodi, e al ministro per gli Affari regionali, Linda Lanzillotta, per ribadire il proprio dissenso rispetto alla norma prevista in Finanziaria che pone il criterio "altimetrico" come decisivo per l'inclusione dei Comuni in una Comunità montana.

"Crediamo - sostengono Bresso e Sibille - che la norma non sia adeguata alla realtà amministrativa con la quale ci confrontiamo ogni giorno e che sia da modificare, anche perché tocca competenze regionali, pur mantenendo invariato l'obiettivo. Non è possibile non considerare che molte realtà di fondo valle vivono in una economia che è da considerare montana, anche se non si raggiunge l'altitudine prevista dall'attuale testo".

Pur considerando assolutamente necessarie misure per il contenimento dei costi, e in questo senso la Regione si è mossa in più direzioni negli ultimi due anni, sulla questione delle Comunità montane Bresso e Sibille ritengono che "l'intervento possa essere delineato in Finanziaria con una norma generale che definisca gli obiettivi, con l'impegno da parte nostra a raggiungerli entro un anno. Si concederebbe così alle Regioni la possibilità di intervenire tenendo conto delle realtà territoriali, tanto diverse nel nostro Paese, e di adattarsi a queste pur raggiungendo il traguardo della razionalizzazione".

lm

Torino, 03/10/2007