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Aperta la variante di Racconigi

L'inaugurazione della variante di Racconigi

La variante esterna di Racconigi è stata aperta al traffico il 3 ottobre, al termine di una cerimonia alla quale hanno partecipato la presidente della Regione, Mercedes Bresso, e l'assessore regionale ai Trasporti, Daniele Borioli.

Si tratta di sette chilometri e mezzo di strada con carreggiata a due corsie che comprendono quattro rotatorie, due sovrappassi ferroviari e tre sottopassi e rendono più scorrevole il collegamento tra Carmagnola e Savigliano, liberando dal traffico la cittadina famosa per la sua reggia sabauda. Particolare attenzione è stata concentrata sugli aspetti ambientali: l'inquinamento acustico è stato ridotto con barriere e con asfalto drenante fonoassorbenti, mentre bacini di biofiltrazione per il trattamento delle acque di piattaforma stradale ridurranno l'inquinamento delle falde. Curato anche l'inserimento paesaggistico con la verniciatura dei cavalcaferrovia, i rimboschimenti e le piantumazioni, nonché la realizzazione di fasce di vegetazione erbacea ed arborea. I lavori, costati 22 milioni di euro interamente finanziati dalla Giunta regionale, sono stati eseguiti dall'impresa Preve Costruzioni su progetto dell'Agenzia regionale per le strade (Ares) nel tempo record di 26 mesi. "Un motivo di grande soddisfazione - ha sottolineato Borioli - che testimonia l'ottima collaborazione con la Provincia di Cuneo e il Comune di Racconigi".

"Finalmente, dopo un complesso iter burocratico, viene aperta un'opera che il Cuneese ed il Piemonte aspettavano da tantissimi anni e che fa parte di una serie di interventi che la Regione sta portando avanti sul territorio e che nei prossimi anni andranno a ridisegnare, migliorandola, la viabilità piemontese". "Entro il 2010 - ha aggiunto Borioli - verrà realizzata una nuova variante a sud-est di Racconigi, in direzione di Casalgrasso". Per quest'ultima infrastruttura, a inizio settembre è stato firmato un accordo di programma tra Regione, Provincia di Cuneo, Comune di Racconigi e Ares e sono già pronti i finanziamenti regionali per 6 milioni di euro.

La presidente ha colto l'occasione per un nuovo appello al federalismo fiscale: "Al trasferimento di funzioni alle Regioni non è ancora corrisposto il trasferimento di risorse. Dopo la prima quota triennale, verso la fine degli anni Novanta, non abbiamo più ricevuto nulla dall'Anas e gli investimenti quindi gravano interamente sulla Regione. Noi li paghiamo con l'indebitamento, ma non possiamo andare avanti così all'infinito. Serve il federalismo fiscale".

red

Torino, 03/10/2007