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Città della Salute

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Necessità di disporre di ampi spazi liberi e contiguità con alcuni insediamenti universitari già esistenti sono i motivi principali che hanno indirizzato la Regione Piemonte a scegliere Grugliasco come sede per la futura Città della Salute.

Lo ha annunciato l'assessore Andrea Bairati, responsabile del progetto, in occasione del Consiglio regionale straordinario su questo tema svoltosi il 23 ottobre: "La scelta non deriva da convinzioni personali né della Giunta, ma si rifà allo studio dei precedenti europei cui il nostro intervento si ispira". A tale proposito, ha citato il sistema del Karolinska svedese, il Parco della Salute e della Scienza della Catalogna e il Polo sulla Ricerca oncologica di Tolosa, che, oltre a costruire poli clinici di assoluto rilievo mondiale, hanno prodotto un'importantissima crescita sul versante dell'occupazione. Per puntare a risultati simili è necessario disporre di circa 250mila metri quadrati di superfici libere ed occorrono risorse, già individuate, per 800 milioni di euro. "Inoltre nell'area di Grugliasco - ha aggiunto Bairati - la presenza di importanti insediamenti di ricerca e insegnamento in campo scientifico rappresentano un fattore che agevola la scelta, così come le condizioni per il necessario sviluppo infrastrutturale legato all'asse di corso Marche".

L'assessore alla Sanità, Elenora Artesio, ha dal canto suo sostenuto che, alla luce dei dati disponibili, "una collocazione che dislochi 750 dei 1350 posti letto attuali delle Molinette in un nuovo polo clinico multispecialistico e didattico non sottrae l'opportunità di offerta sanitaria sul territorio di Torino. Mentre la programmazione sul nuovo polo della Città della Salute produce passi successivi di realizzazione, andrà definita la qualità dell'offerta sanitaria nel polo sud di Torino, che non potrà prescindere dal mantenimento dell'ospedale pediatrico".

Considerazioni che hanno portato la presidente Mercedes Bresso a commentare che "il dibattito è a un ottimo punto. Tutti sono d'accordo per realizzare Molinette II nell'area metropolitana torinese, sviluppando la zona di corso Marche. Anche i rettori hanno detto che vedono positivamente un progetto che insedi in quell'ambito le imprese del settore e la residenzialità. Naturalmente, appena fatto partire il progetto a Grugliasco si procede a riorganizzare il sistema degli ospedali torinesi, in modo che anche il capoluogo mantenga un polo che raccoglie le eccellenze cittadine. Le risorse per partire ci sono, ora si tratta di passare alla fase della progettazione operativa".


gg

Torino, 23/10/2007