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Documentazione:

Piano di tutela delle acque

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È iniziata il 14 novembre a Vercelli l'illustrazione del Piano regionale di tutela delle acque ai soggetti pubblici e privati di ogni provincia piemontese.
L'iniziativa prosegue il 16 novembre ad Alessandria per l'Ato 6, il 19 novembre a Cuneo per l'Ato 4, il 26 novembre ad Asti per l'Ato 5, il 28 novembre ad Omegna per l'Ato 1 e il 6 dicembre a Torino per l'Ato 3.

I punti chiave del documento, che si ispira alla direttiva comunitaria 2000/60/CE, sono la gestione integrata delle acque superficiali e sotterranee a livello di bacino idrografico, la tutela della risorsa, lo sviluppo di un uso sostenibile delle acque applicando il principio del "minimo deflusso vitale", misura importantissima anche per garantire la prevenzione dei dissesti idrogeologici. Inoltre, si vuole garantire la quantità necessaria di acqua, difendere e recuperare la qualità degli ambienti idrici, ridurre le criticità quantitative del sistema con una razionale utilizzazione delle acque che metta d'accordo le esigenze del consumo umano, dell'agricoltura, dell'industria e della produzione di energia con la conservazione nei corsi d'acqua del deflusso necessario alla salvaguardia degli ecosistemi acquatici e con le esigenze di ricarica delle falde sotterranee.

"Alla base degli appuntamenti provinciali - osserva l'assessore alle Risorse idriche, Nicola de Ruggiero - c'è la volontà della Regione di dare un maggior valore alla concertazione e alla programmazione locale. Proprio per costruire il consenso intorno al PTA la stessa direttiva invita a favorire una maggiore partecipazione dei destinatari delle misure adottate".

Per approfondire

lc

Torino, 14/11/2007