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Piemonte e Rhone-Alpes sollecitano lo spostamento modale

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Misure concrete a favore dell'intermodalità è quanto chiedono i presidenti delle Regioni Piemonte, Mercedes Bresso, e Rhône-Alpes, Jean Jack Queyranne, in una lettera inviata ai primi ministri italiano e francese, Romano Prodi e Francois Fillon, in occasione del vertice bi-nazionale che in programma per il 30 novembre a Nizza.

La necessità, secondo i due presidenti, è di "invertire la tendenza che privilegia la strada e avviare fin da ora processi di trasferimento modale". A questo scopo, propongono "la creazione di un progetto binazionale che si occupi sia dei lavori sul tunnel storico sia della gestione della linea ferroviaria alpina, con un processo decisionale chiaro e riconosciuto, perché si possa arrivare a risultati soddisfacenti in termini di trasferimento modale e di traffico merci tra i nostri due Paesi".

Bresso e Queyranne suggeriscono una serie di proposte concrete, che potrebbero essere, fin da ora, poste al vaglio del tavolo di lavoro tra ministero dei Trasporti e Regione Piemonte: miglioramento della qualità delle tracce messe a disposizione per il traffico combinato, in modo tale da favorirne lo sviluppo in parallelo alla liberalizzazione del mercato a livello europeo; definizione di un nuovo terminale nell'area lionese (allungando quindi l'autostrada viaggiante che oggi si ferma a Aiton), che potrebbe rendere più competitivo, e dunque più attraente, il servizio AFA e contribuire al suo rilancio al termine dei lavori attualmente in corso; creazione di una società dedicata alla messa a disposizione, da ambo le parti del tunnel, di locomotive di spinta per facilitare ai treni pesanti l'attraversamento del valico, caratterizzato da forti pendenze.

"Il nostro appello - aggiunge Bresso - nasce dalla consapevolezza che la sfida per le due Regioni è quella di ridurre il più possibile il traffico stradale, ma spetta soprattutto ai due governi concretizzare rapidamente una serie di politiche che ci aiutino nel raggiungimento di questo obiettivo. Mi pare che la conferma del finanziamento dei rappresentanti degli Stati membri riuniti nel Comitato Ten sia un ulteriore incitamento a proseguire rapidamente, all'interno di un disegno e di una chiara volontà politica a favore del trasporto ferroviario e della tutela dell'ambiente".

mg

Torino, 29/11/2007