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Documentazione:

Giornata mondiale della lotta all'Aids

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Il 1° dicembre ricorre la Giornata mondiale della lotta all'Aids, che la Regione ha deciso di celebrare con la distribuzione del documentario "Aids: se domani...", che si può ritirare gratis fino a sabato presso le biglietterie regionali gestite da Trenitalia, le stazioni degli autobus, quelle delle linee ferroviarie Torino-Ceres e Canavesana, gli uffici dei Centri di servizio al cliente dei parcheggi e del pagamento contravvenzioni GTT e in numerose sale cinematografiche.

Il documentario racconta le tappe più significative della storia della malattia attraverso le testimonianze di medici rappresentanti di associazioni di volontariato, persone che vivono con l'infezione, cittadini intervistati sull'argomento per le strade e nei mercati, mentre numerosi personaggi piemontesi del mondo della cultura, dello spettacolo, del giornalismo e dello sport hanno prestato gratuitamente la loro immagine per la scena finale. "La scelta dei canali di diffusione del documentario, che è principalmente strumento di informazione e sensibilizzazione, è stata effettuata - ha affermato il 28 novembre l'assessore Eleonora Artesio durante l'illustrazione dell'iniziativa - tenendo conto della possibilità di raggiungere un'importante fetta della popolazione adulta sessualmente attiva".

Artesio ha quindi presentato i dati più recenti: negli ultimi otto anni circa 2500 piemontesi hanno scoperto di aver contratto l'infezione; nel 2006 le nuove diagnosi sono state in totale 260, con una percentuale di uomini e donne pari rispettivamente al 70 e al 30% e con un peso maggiore delle donne nella classe 19-34 anni e degli uomini nella classe sopra i 35 anni; gli stranieri rappresentano circa un terzo del totale tra i nuovi casi di diagnosi tra il 1999 e il 2006; l'infezione si trasmette per via sessuale tre volte su quattro; sono in costante crescita i casi attribuibili a contatti eterosessuali ed in diminuzione quelli di chi la contrae attraverso l'uso di droghe per via endovenosa. Ancora molto alto il numero di persone che, in Piemonte, giungono troppo tardi alla diagnosi o perché già in Aids conclamato o perché l'infezione HIV è progredita al punto da compromettere il successo delle cure (nel 2006 la percentuale è stata del 43% dei casi totali, la più elevata dal 2001). In costante aumento il numero totale dei sieropositivi: all'inizio del 2007 erano circa 6700. "I dati disponibili - ha sottolineato - dimostrano che l'Aids è un problema reale e sempre attuale. Per questa ragione è necessario potenziare le attività di prevenzione per favorire la riduzione delle infezioni sessualmente trasmesse e dell'HIV".

L'assessore ha quindi ricordato le attività intraprese dalla Regione, come il sito www.perlasalutesessuale.it, i Centri per le malattie sessualmente trasmesse, l'ambulatorio di psicologia attivato nell'ospedale Amedeo di Savoia di Torino.

ef

Torino, 28/11/2007