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Reflui zootecnici

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Nuovo regolamento per l'utilizzo agronomico di liquame e letami e delle acque reflue agroalimentari (la cosiddetta direttiva nitrati), che stabilisce quali condizioni devono essere rispettate per effettuare la distribuzione sul terreno degli effluenti zootecnici nell'ambito della concimazione agricola. La Giunta regionale ha stabilito che è infatti necessario che l'utilizzo di liquame e letame avvenga in modi agronomicamente corretti, al fine di valorizzarne le caratteristiche fertilizzanti e ammendanti e senza essere causa di fenomeni di inquinamento delle acque sotterranee o superficiali.
Varato in attuazione a una direttiva comunitaria del 1991 - sulla quale è aperta una procedura di infrazione comunitaria verso l'Italia e le Regioni del bacino del Po, è inoltre indispensabile perché l'Unione europea non blocchi l'iter di riconoscimento del Programma di sviluppo rurale 2007/2013, per il quale la Regione ha formalizzato le "controdeduzioni" che integrano le osservazioni della Commissione e che di fatto conclude la fase negoziale - il regolamento stabilisce i limiti all'utilizzo in campo (distanze minime da corsi d'acqua, strade, abitazioni, ecc.), le modalità di trattamento, stoccaggio e distribuzione degli effluenti, definendo in particolare le dosi massime distribuibili per ettaro di superficie. Viene stabilita la possibilità di utilizzo agronomico anche per le acque reflue agroalimentari, favorendo quindi un migliore utilizzo irriguo e fertirriguo di acque in uscita, ed è prevista una notevole semplificazione delle procedure amministrative a carico delle aziende, che passeranno da un regime di autorizzazione a un regime di comunicazione, integrato con il sistema di anagrafe agricola unica della Regione.
"Contiene anche - osserva l'assessore regionale all'Agricoltura, Mino Taricco - indicazioni per le aziende che si trovano in aree vulnerabili da nitrati, per le quali dobbiamo uniformarci ai criteri vincolanti imposti dall'Unione Europea per evitare rischi di inquinamento delle acque. L'individuazione esatta delle aree sarà oggetto di una prossima deliberazione del Consiglio Regionale". "La disciplina sull'uso dei reflui zootecnici in agricoltura - dice l'assessore all'Ambiente, Nicola de Ruggiero - viene estesa a tutto il territorio regionale e non soltanto nelle cosiddette aree vulnerabili che in questi anni presentavano criticità di carattere ambientale. In questo modo si potranno registrare vantaggi per una maggiore salvaguardia delle falde, come previsto dal Piano regionale di tutela delle acque".

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Torino, 02/11/2007