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Documentazione:

Calamità naturale simulata al computer

Alluvione

Una simulazione telematica di un evento calamitoso di tipo idrogeologico che coinvolge 289 Comuni piemontesi per verificare l'efficacia dei processi messi a punto per la ricognizione dei danni provocati alle opere pubbliche.

La vasta esercitazione - denominata EMETER_25-2007 - è prevista nei giorni di domenica 25, martedì 27 e mercoledì 28 marzo e vedrà la mobilitazione di circa 200 addetti, messi in campo dall'assessorato alle Opere pubbliche della Regione, che dovranno identificare ben 650 casi di danni di varia natura su ponti, strade, scuole, corsi d'acqua e tutte le strutture pubbliche in generale, per poi procedere al censimento e alla successiva analisti di merito.

"La direzione regionale alle Opere pubbliche - sottolinea l'assessore Bruna Sibille -, nell'ambito delle attività istituzionali riguardanti la tutela e la salvaguardia del territorio, ha disposto una profonda revisione delle procedure in uso per la gestione delle criticità post emergenziali conseguenti al verificarsi di eventi calamitosi naturali". Con queste innovazioni tutte le informazioni perverranno ai centri decisionali in tempo reale "Ciò consentirà - prosegue Sibille - il drastico abbattimento dei tempi istruttori delle pratiche e un rilevante miglioramento dei servizi regionali in termini di efficienza, efficacia ed economicità".

Le innovazioni hanno determinato l'introduzione di un complesso di funzionalità informatiche, operanti in ambienti Web-Gis evoluti, finalizzate all'automazione di tutte le procedure di formulazione dei "Piani generali di ricostruzione". Il complesso funzionale prevede che l'intera trattamento dei flussi informativi riguardanti la segnalazione, la ricognizione ed il censimento dei danni, oltre che la successiva analisi di merito funzionale alla realizzazione delle necessarie opere di mitigazione del rischio ed al ripristino dei danni, possa avvenire con l'esclusivo impiego della rete informatica regionale (Ruparpiemonte).

Nell'esercitazione saranno impiegate risorse umane e strumentali interamente regionali ma, data la vastità delle operazioni, è previsto anche un parziale coinvolgimento delle amministrazioni locali interessate teso a favorire la puntuale identificazione geografica dei siti oggetto di danni.

pb

Torino, 23/03/2007