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Oftalmologia: nascerà una rete regionale

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Identificare criticità o anomalie nella distribuzione dei servizi sul territorio, eliminare eventuali situazioni di inappropriatezza nell'uso delle prestazioni e garantire percorsi di diagnosi e cura condivisi: sono gli obiettivi sui quali dovrà poggiare la nuova rete oculistica del Piemonte, le cui fasi di realizzazione sono state discusse durante un incontro tra l'assessore regionale alla Tutela della salute e Sanità, Mario Valpreda, il direttore dell'assessorato, Vittorio Demicheli, i tecnici regionali e i primari dell'ospedale Oftalmico di Torino.

«In un primo momento - annuncia Valpreda - è fondamentale verificare se le eventuali criticità siano il frutto di un'induzione errata alla domanda o di reali necessità della popolazione. Solo in seguito sarà possibile definire le linee programmatiche necessarie alla costruzione di una rete efficace».

In una seconda fase l'Asl 1 di Toerino, che comprende anche l'Oftalmico, dovrà articolare i diversi livelli della rete, attraverso un sistema di collaborazione con le aziende sanitarie dell'area metropolitana di Torino che consentirà una distribuzione omogenea dei servizi e delle competenze nelle diverse strutture erogatrici. L'ultimo passo sarà costituito dalla creazione di un percorso professionale e di formazione riconosciuto da tutti i soggetti che opereranno all'interno della rete.

«La realizzazione di percorsi di diagnosi e di cura condivisi - conclude Valpreda - deve necessariamente coinvolgere i medici di medicina generale, gli specialisti che operano all'interno dell'Oftalmico e quelli che invece lavorano presso gli altri presidi».

ef

Torino, 15/03/2007