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Contratti di quartiere II

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La presidente della Regione, Mercedes Bresso, e il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, hanno firmato il 30 marzo il protocollo d'intesa per i finanziamenti del programma "Contratti di quartiere II", che coinvolge 17 Comuni (Torino con tre programmi, Asti, Novi Ligure, Biella, Cuneo, Orbassano, Borgaro, Venaria Reale, Avigliana, Novara, Casale Monferrato, Settimo, Chivasso, Beinasco, Alessandria, Moncalieri e Rivalta) e numerosi investitori privati. Era presente l'assessore regionale alla  Programmazione, Politiche territoriali ed Edilizia, Sergio Conti.

Con i 41 milioni di euro stanziati dalla Regione ed i circa 77 di provenienza statale, per un totale di circa 118 milioni, si attivano investimenti per 694 milioni, con una quota di risorse private stimata in 375 milioni di euro, pari al 54% del totale.
Il programma comprende un insieme organico di interventi per l'integrazione sociale di quartieri urbani degradati, dove più forte si avverte il disagio abitativo e occupazionale, attraverso non solo la dotazione di infrastrutture e l'adeguamento dell'offerta abitativa, ma anche la sperimentazione di misure di compatibilità ambientale e la partecipazione degli abitanti alla definizione degli obiettivi.

I contratti hanno come obiettivo primario la promozione del territorio attraverso azioni che accompagnano all'infrastrutturazione, la valorizzazione delle relazioni locali, la lotta ai fenomeni di degrado sociale e un articolato sistema di qualificazione del territorio. Molte delle opere previste dal bando regionale, che da tre anni attendeva il dipanarsi dell'intricata matassa di problemi tecnici e finanziari insorti a livello statale, sono già avviate, grazie alla proficua vivacità sia dei Comuni - che hanno anticipato risorse proprie - sia degli investitori privati.
In linea di massima le scelte progettuali privilegiano la riconversione di aree industriali dismesse, ma il fiore all'occhiello del programma - grazie alla fattiva collaborazione tra Ministero e Regione - è costituito dall'incremento degli investimenti in bio-edilizia. Il bando regionale ha, infatti, predisposto, con riferimento al protocollo Itaca, una scheda di valutazione per gli edifici residenziali compresi nel programma sperimentale, favorendo, in tal modo, una progettazione qualificata dall'uso di materiali innovativi, dal riciclo delle acque al ricorso a energie rinnovabili.

pcm

Torino, 30/03/2007