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Le decisioni della Giunta regionale

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La Giunta regionale si è riunita il 5 marzo per la trattazione dell'ordine del giorno. Su proposta dell'assessore Borioli l'esecutivo ha espresso parere positivo al testo dell'accordo di programma per lo studio di fattibilità del collegamento tra Biella e l'autostrada Torino-Milano attraverso Santhià, così come stabilito da tutti gli enti locali nel mese di gennaio. L'intesa ha lo scopo di coordinare tutte le attività legate alla predisposizione dello studio che verrà compiuto da Ares Piemonte. L'accordo dovrà essere sottoscritto da tutti i soggetti coinvolti dopo l'approvazione delle rispettive Giunte.

Licenziato, su iniziativa dell'assessore Caracciolo, il programma annuale di attività dell'Osservatorio regionale del Commercio, che avrà a disposizione 460.000 euro per perseguire gli obiettivi stabiliti dalla legge: concorrere alla programmazione regionale del settore, assicurare il monitoraggio della rete distributiva, creare strumenti di valutazione degli interventi regionali in materia, fornire a tutti i soggetti interessati dati ed elaborazioni per una migliore conoscenza del settore.

Approvato, su proposta dell'assessore Valpreda, il programma di eradicazione e controllo della malattia di Aujeszky, che colpisce bovini, ovini, caprini, cani, gatti e suini ed ha esito letale in tutte le specie ad eccezione del maiale adulto, in cui non determina manifestazioni cliniche, ma negli allevamenti è responsabile dì perdite consistenti per aborti ed alti tassi di infertilità.

Infine, sono stati votati i criteri, proposti dall'assessore Oliva, per il riconoscimento del carattere storico e culturale delle manifestazioni con impiego di animali da autorizzare ai sensi della legge 189/2004: impossibilità di svolgere la manifestazione senza impiego di animali, divieto di uccisione pubblica degli stessi e di somministrazione di sofferenze eccessive e gratuite per finalità di spettacolo (in caso di sofferenze, dichiarazione di impossibilità ad evitarle ed impegno a ridurle al minimo indispensabile), utilizzo comprovato attraverso riferimenti precisi alla tradizione storica e popolare locale con onere per l'Ente organizzatore di inviare una breve sintesi descrittiva dell'evento accompagnata da bibliografia che ne comprovi la veridicità, divieto di far ricorso a qualsivoglia strumento non facente parte della tradizione.

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Torino, 06/03/2007