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Eurex di Saluggia

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Il monitoraggio costante della falda acquifera superficiale eseguito da ARPA Piemonte in prossimità della piscina Eurex di Saluggia ha riscontrato per la prima volta un livello di inquinamento da radionuclidi in un pozzo non utilizzato posto ad un chilometro di distanza dall'impianto e ad una profondità di sette metri.

"Per evitare allarmismi - afferma l'assessore regionale all'Ambiente, Nicola de Ruggiero - va detto che non ci sono assolutamente rischi radiologici per la salute umana e per la potabilità delle falde acquifere locali che sono molto profonde".

In una lettera ai ministri per lo Sviluppo economico, Pierluigi Bersani, e per l'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, l'assessore sostiene che "diventa però indispensabile, se non imperativo, procedere senza indugi nello svuotamento della piscina, attuando il piano di trasferimento del combustibile", ribadisce che non ci sono preoccupazioni per l'Acquedotto del Monferrato, in quanto non ci sono contatti con la falda che lo alimenta, e sostiene anche che "l'improcrastinabile perfezionamento del processo di messa in sicurezza degli impianti nucleari siti in Piemonte, con particolare riguardo alla piscina dell'impianto Eurex, il cui sito di localizzazione possiede elementi di criticità ambientale analoghi ad altri, richiama obbligatoriamente l'attenzione verso quelle decisioni che attendono da tempo il pronunciamento definitivo delle Amministrazioni centrali e degli organi tecnici competenti, tramite una celere conclusione di tutti gli iter autorizzativi avviati a livello nazionale". Infine, osserva che "un generale clima di partecipazione può essere favorito dalla puntuale e diligente cooperazione di tutti i soggetti, con particolare riguardo all'esercente (la Sogin, ndr), cui spetta di garantire una modalità di comunicazione e informazione periodica che possa costantemente aggiornare enti e organi tecnici e di tutela locali sullo stato delle attività e dei luoghi".

lc

Torino, 28/03/2007