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Lotta alle cavallette

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Prosegue con successo il contrasto alle infestazioni di cavallette promossa dalla Regione Piemonte. Gli esiti della campagna 2006 e il piano d'azione per il 2007 sono stati presentati nel corso di tre convegni tenutisi a Torino, Asti e Alessandria - le zone più colpite - il 21 e 22 marzo a cura del Settore Fitosanitario regionale.

La cavalletta "dalle ali rosa" è una specie autoctona da sempre presente sul territorio piemontese, che ha assunto da qualche anno una diffusione preoccupante nei numeri, prevalentemente a causa delle condizioni climatiche. La Regione ha promosso un progetto sperimentale di lotta biologica tramite l'allevamento di faraone che si cibano di cavallette, per garantire un basso impatto ambientale e una maggiore efficacia rispetto a interventi chimici, più nocivi e meno adeguati nel contrastare gli esemplari adulti. Nel 2006 sono state distribuite gratuitamente 5894 faraone alle 202 aziende agricole aderenti al progetto. L'iniziativa è stata valutata positivamente dal 93% delle imprese: risultati che incoraggiano a potenziare la lotta biologica, per la quale sono raddoppiate le adesioni: gli esemplari di faraone richieste da 433 aziende per la nuova campagna ammontano a 11.000, ma verrà introdotto un prezzo politico di 50 centesimi cadauna per evitare abusi e utilizzi impropri.

"Il progetto - afferma l'assessore regionale all'Agricoltura, Mino Taricco - si è rivelato uno strumento interessante e apprezzabile nei risultati e nei suoi effetti misurabili. Un'iniziativa che all'inizio ha suscitato anche stupore: ora cominciamo a crederci non più solo come sperimentazione, ma come fattiva e concreta modalità di gestione per il futuro."

Sul fronte della ricerca, la Regione ha avviato, in collaborazione con l'Università di Padova e il Di.Va.P.R.A. - Entomologia e Zoologia applicate all'Ambiente dell'Università di Torino - uno studio sugli ortotteri responsabili di infestazioni; il monitoraggio, che proseguirà nel 2007-2008, è finalizzato non solo a interpretare ma anche a prevedere gli scenari futuri.

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Torino, 22/03/2007