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Consorzio avicolo piemontese

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Un nuovo marchio di qualità a garanzia di carni e uova prodotte sul territorio piemontese, secondo criteri certificati e severi standard di sicurezza alimentare: sarà rilasciato e garantito dal neonato Consorzio avicolo piemontese, presentato il 9 marzo presso il Centro Incontri della Regione Piemonte alla presenza dell'assessore all'Agricoltura, Mino Taricco, e di Francesco Mellano e Gianluca Capetta, rispettivamente presidente e vicepresidente del Consorzio.

L'ente, che raccoglie oltre 160 soci, intende rappresentare l'intera filiera del pollame (incubatoi, mangimifici, allevamenti, macelli, laboratori di lavorazione delle carni, centri di selezione e confezionamento delle uova), coprendo circa l'80% dell'avicoltura del Piemonte, quarta regione italiana per entità del comparto. Un rigoroso disciplinare di produzione prevede che, per ottenere il marchio di garanzia, gli animali (comprese le galline ovaiole) debbano essere nati in Italia, allevati e lavorati in Piemonte e alimentati con mangimi locali. Inoltre, grazie alla tracciabilità dei lotti di produzione, sarà possibile risalire all'origine delle produzioni.

"Dopo le emergenze sanitarie che hanno colpito il settore, quali BSE e aviaria - ha dichiarato l'assessore Taricco - è molto importante un'iniziativa come questa, che conferisce trasparenza ai metodi produttivi e garantisce qualità rigorosa. In Piemonte abbiamo un sistema di controlli veterinari e sanitari di assoluta avanguardia, da tutti riconosciuta; la filiera ha in questo caso voluto darsi regole ancora più severe a garanzia del consumatore."

La filiera avicola in Piemonte raggiunge numeri ragguardevoli: il comparto da carne costituisce il 9,5% dei capi allevati in Italia ed il 6,9% delle galline ovaiole censite a livello nazionale. Il patrimonio regionale di polli da carne è di 20.000.000 di capi oltre a faraone e galletti, di ovaiole con 3.200.000 capi, di tacchini con 520.000 esemplari.

Per informazioni:

Consorzio Avicolo Piemontese

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Torino, 09/03/2007