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Il futuro della Rai di Torino

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La presidente Mercedes Bresso ha ricevuto il 9 maggio una delegazione sindacale della Rai di Torino, i cui dipendenti hanno manifestato in un corteo contro i tagli operati dall'azienda.

"Chiederemo che la Regione venga inserita nella vertenza Governo-Rai - ha annunciato - con l'obiettivo di sostenere la battaglia sindacale della Rai di Torino per mantenere nel capoluogo piemontese i due centri di produzione, senza tagliare investimenti né personale ed evitare, in particolare, lo smantellamento del Centro acquisti di via Cernaia".

"Si potrebbe formare - ha proposto la presidente - un gruppo misto di lavoro, coinvolgendo, oltre ai rappresentanti dei vari settori della Rai di Torino, anche altre istituzioni come Università e Politecnico, per creare attività e programmi che potrebbero essere venduti non solo alla Rai nazionale o ai centri di produzione delle regioni confinanti, ma anche ad altri enti, italiani e all'estero. I centri di produzione Rai di Torino potrebbero diventare un'azienda competitiva a livello europeo che fornisce servizi ad altri soggetti del settore televisivo".

Infine, Bresso ha sottolineato il ruolo fondamentale del digitale terrestre: "Abbiamo già chiesto al ministro Gentiloni di candidarci come Regione Piemonte per avviare quanto prima il passaggio al digitale terrestre dell'emittenza radiotelevisiva regionale, dando inizio alla sperimentazione così come è già avvenuto in Sardegna e Valle d'Aosta. La risposta è stata positiva. Anche in questo contesto si collocherà la capacità di competitività dei centri Rai del Piemonte, ammesso che, oltre alla sperimentazione della trasmissione in digitale terrestre, il centro di Torino venga utilizzato anche - o forse è meglio dire soprattutto - per la produzione delle trasmissioni in digitale".

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Torino, 09/05/2007