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Cresce la programmazione delle opere pubbliche

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Soltanto il 50% dei lavori pubblici previsti annualmente dai Comuni piemontesi vengono effettivamente realizzati e il 44% di quelli non effettuati non viene appaltato per mancanza di finanziamenti. Fa eccezione Torino, che ne conclude il 70%.

I dati emergono dalla ricerca "Dalla programmazione all'affidamento di lavori pubblici", relativa al 2005, presentata il 22 maggio durante il convegno "Le opere pubbliche nella Regione Piemonte, le innovazioni introdotte dal Codice dei contratti pubblici". L'iniziativa, la prima nel suo genere, è stata resa possibile dalla collaborazione tra l'Osservatorio regionale dei lavori pubblici e l'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture.

"A 13 anni dall'entrata in vigore della legge quadro sui lavori pubblici, che ha introdotto l'obbligo per le amministrazioni locali di realizzare le opere pubbliche sulla base di un programma triennale, si può dire - commenta l'assessore regionale alle Opere pubbliche, Bruna Sibille - che l'applicazione non corrisponde ancora alle aspettative, anche se la logica programmatica sta progressivamente entrando nel ciclo di realizzazione delle opere pubbliche".

La ricerca sottolinea anche due dati positivi: il 90% dei programmi triennali 2005/2007 è stato inviato all'Osservatorio regionale e solo un contenuto numero di interventi previsti non verranno più realizzati, sottolineando con ciò che l'individuazione delle esigenze della collettività ha un buon grado di attendibilità, i Comuni più grandi e strutturati dimostrano più capacità di portare a compimento le opere programmate.

Negli elenchi annuali dell'Osservatorio regionale sono stati inseriti 1.619 interventi previsti dai comuni in Piemonte per opere pubbliche d'importo pari o superiore a 150.000 euro, con un fabbisogno finanziario di circa 935 milioni di euro, dei quali circa 394, il 42%, solo per la città di Torino.

Nel corso del convegno è stato presentato anche il terzo "Rapporto informativo sui lavori pubblici in Piemonte", che, sostiene Sibille, "concretizza l'obiettivo di poter mettere a disposizione delle amministrazioni e degli enti che hanno funzioni di programmazione, e di tutti i soggetti privati che a vario titolo si occupano di lavori pubblici, uno strumento che individua e quantifica gli investimenti in infrastrutture, realizzati e/o da realizzare sul territorio".

pb

Torino, 22/05/2007