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Dal progetto scolastico al progetto di vita

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L'integrazione scolastica ha raggiunto ormai in Italia traguardi ben consolidati e il diritto all'integrazione è quello, a parere degli esperti, meglio garantito tra tutti quelli indicati nella legge quadro sull'handicap del 1992: è quanto è emerso nel convegno "Dal progetto scolastico al progetto di vita", svoltosi il 29 maggio presso il rettorato dell'Università degli Studi di Torino su iniziativa dalla Facoltà di Scienze della Formazione, al quale è intervenuta l'assessore regionale all'Istruzione e Formazione professionale, Giovanna Pentenero.

Province, Comuni, Consorzi, Comunità montane e aziende sanitarie locali, sulla base della legislazione regionale, risultano essere molto attente al tema dell'integrazione e offrono servizi importanti per sostenere la progettualità educativa per gli studenti con deficit. "La prima idea che bisogna comprendere - ha sottolineato Pentenero - è che ogni persona, per realizzarsi, ha bisogno di condividere esperienze, conoscenze e progetti nel contesto familiare, scolastico, sociale e lavorativo. Nell'ambito del disegno di legge regionale per il diritto allo studio, che ci auguriamo venga deliberato in tempi brevi, l'assessorato si impegna a garantire le migliori condizioni per l'accesso e la frequenza del sistema scolastico, all'acquisto di materiale didattico e strumentale, di ausili tecnologici e didattici specifici, si impegna all'assegnazione di personale assistenziale ed educativo adeguatamente formato e destinato a favorire l'autonomia e la comunicazione".

L'Organizzazione mondiale della Sanità ha collocato la condizione di salute, la disabilità e, più in generale la qualità della vita, all'interno di una cornice che sottolinea l'importanza del funzionamento della persona nei diversi contesti di vita, una visione che vede al centro i concetti di attività e partecipazione.

sdp

Torino, 29/05/2007