Contenuto principale

archivio diario

Visita alle cave del Torinese

foto notizia

«Un utile momento di confronto tra la Regione e le imprese del settore estrattivo, che rappresenta una delle attività economiche di maggiore rilevanza del nostro territorio»: il vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive, Paolo Peveraro, ha definito così la visita ad alcuni siti estrattivi di sabbia e ghiaia che ha compiuto il 25 maggio.

A promuovere la giornata - alla quale hanno preso parte anche il presidente dell'Unione Industriale di Torino, Alberto Tazzetti, e i consiglieri regionali Aldo Reschigna e Marco Travaglino - è stata l'associazione delle aziende estrattive e della lavorazione dei marmi Unimin di Torino, con lo scopo di far conoscere i risultati raggiunti negli ultimi anni, in cui si è dimostrata la capacità di conciliare le esigenze produttive con il rispetto ambientale.

Prima tappa è stata la cava Zucca & Pasta di La Loggia, dove l'amministratore delegato della Smat, Paolo Romano, ha illustrato il progetto nato dalla sinergia di queste due aziende, che permetterà l'uso delle acque del lago di cava rendendole anche potabili. Nella cava della frazione Ceretto a Carignano Peveraro ha poi incontrato Ippolito Ostellino, direttore dell'ente di gestione del parco fluviale del Po torinese. Quest'area protetta, grazie ad una concertazione con Unimin e Regione, oggi può beneficiare di una percentuale sui proventi delle attività estrattive da investire per interventi ambientali nei Comuni rivieraschi. Ultimo appuntamento alle cave Germaire di Carmagnola, per una breve presentazione delle attività estrattive locali e la visita alla lanca del Po morto.

Durante la visita, Peveraro ha espresso la sua soddisfazione per la recente conclusione dell'iter sulle nuove modalità applicative del diritto di escavazione: «Credo che il settore minerario e lapideo possa dire di aver trovato nella Regione un interlocutore attento e pronto al dialogo. Queste nuove disposizioni per cave e miniere, infatti, sono il frutto del nostro fitto dialogo con le associazioni di categoria, che ha permesso di risolvere positivamente le questioni più importanti».

g.gio.

Torino, 26/05/2007