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Afghanistan, i tesori ritrovati

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Torino ospita dal 25 maggio al 23 settembre, presso il Museo di Antichità. la mostra "Afghanistan, i tesori ritrovati", un'esposizione di capolavori sopravvissuti a guerre e saccheggi che costituiscono un patrimonio dell'umanità.

Unica tappa italiana della mostra che ha preso l'avvio il 6 dicembre 2006 al Museo delle Arti Asiatiche Guimet di Parigi e che proseguirà in altre città europee e americane, rappresenta la testimonianza di una memoria ritrovata del passato millenario dell'Afghanistan, regione che nel cuore dell'Asia fu da sempre crocevia fra le culture dell'Oriente e dell'Occidente. E il dialogo tra queste civiltà è evidente nelle opere in esposizione, che provengono da siti che rivelano come sin dall'età del bronzo ( 2000 a .C. circa) l'Afghanistan fosse aperto a contributi della civiltà greca, della Mesopotamia, Iran, India e Cina.

Nel periodo di apertura della mostra è prevista una rassegna di film e documentari sull'Afghanistan, molti dei quali inediti per l'Italia e di particolare valore artistico. Tali proiezioni, tutte a ingresso gratuito, verranno effettuate all'aperto, nel teatro romano, offrendo agli spettatori anche la suggestione di una delle più belle area archeologiche di Torino. Previsto un ciclo di conferenze su temi di carattere sociale e culturale.

In assoluta anteprima vengono esposte due statue di terracotta di "Devata", provenienti da Hund, nella valle di Peshawar (odierno Pakistan).

Completa l'esposizione la mostra "Lavori di restauro del Minareto di Jam", con fotografie che documentano il lavoro svolto presso il sito di Jam - dal 2002 Patrimonio dell'Umanità - dall'architetto Andrea Bruno, allestitore della mostra, offrendo una visione spettacolare.

La mostra di Torino è organizzata dalla Fondazione per l'Arte della Compagnia di San Paolo.

Per informazioni:

www.fondazionearte.it

sm

25/05/2007